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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Nardò

Ses, Bellanova e Frasca contro il silenzio dell'azienda

Continua la situazione di empasse all'interno dell'azienda, dopo gli accordi violati: la Bellanova (Pd) chiede intervento della Regione Puglia Frasca (Udc) quello dei parlamentari, Ria e Ruggeri

NARDO' - Una situazione che non sembra conoscere evoluzioni significative: dalla Ses di Nardò, azienda locale intenzionata ad epurare diversi lavoratori attraverso i licenziamenti previsti, nessuno sembra voler batter ciglio. Non c'è chi parla o prova a rassicurare gli operai atterriti dal futuro senza certezze. Nonostante gli impegni presi, in passato e di fronte alle istituzioni salentine, dalla Ses si continua a fare orecchie da mercante, ignorando lo stato di cose e proseguendo in un atteggiamento tutt'altro che chiaro. Per questo torna a tuonare contro i silenzi del Gruppo Ses, la deputata del Pd, Teresa Bellanova, già da tempo attenta ai progressi della vicenda, che definisce l'atteggiamento dei vertici aziendali "incomprensibile": "Nonostante la disponibilità dimostrata dai sindacati, dai lavoratori stessi e dalle Istituzioni - afferma -, l'azienda continua a trincerarsi dietro il silenzio ed a rifiutarsi di applicare l'accordo raggiunto in provincia il 16 ottobre. Ripercorrendo la vicenda, ricordo che avevamo segnalato l'anomalia di un'azienda che licenziava dei lavoratori a tempo indeterminato, pur rinnovando i contratti a tempo determinato".

La Bellanova ricorda come l'accordo in Provincia prevedesse il reintegro di 8 dei lavoratori licenziati e l'attivazione della Cassa Integrazione per gli altri, ma l'ennesimo rifiuto di ieri da parte dell'azienda di rispettare quel accordo davanti al Prefetto, dopo quello in Confindustria di qualche giorno fa, ha lasciato tutti interdetti: "Ho anche presentato un'interrogazione parlamentare - prosegue - al Ministro del Lavoro Sacconi per rendere noto quanto accadeva ai lavoratori della Ses, sollecitando da parte del Governo un intervento volto a tutelare i diritti dei lavoratori, violati da parte dell'azienda e nel contempo a salvaguardare la perdita dei posti di lavoro che certamente non giova al nostro territorio. A questo punto ritengo utile che il Governo Regionale si faccia parte attiva in questa vicenda convocando le parti per richiamare alle proprie responsabilità l'azienda, senza contrapposizioni ideologiche, ma semplicemente prendendo atto di un principio di fondo: dalla crisi o si esce tutti insieme, Istituzioni, aziende e lavoratori, oppure non se ne esce".
E all'appello di Teresa Bellanova, fa seguito quello del consigliere provinciale locale dell'Udc, Cosimo Frasca, che afferma: "È il caso che sulla vicenda Ses di Nardò, intervengano tutti i politici salentini ed è per questo mi rivolgo a loro ed in particolare agli onorevoli Totò Ruggeri e Lorenzo Ria, affinché si facciano portavoce in Parlamento di una vicenda che ha dell'assurdo. Quattordici lavoratori che ormai da più di un mese sono costretti a manifestare fuori dai cancelli delle aziende del gruppo Scorza, nello strenuo tentativo di vedere riconosciuti i propri diritti e di controaltare un'azienda sorda a qualsivoglia soluzione che non mantiene neppure gli accordi presi in Provincia".

"Tutto questo - sostiene Frasca - solo perchè avrebbero richiesto il rispetto del proprio lavoro. A tutt'oggi il signor Scorza ha vanificato tutti i tentativi di trovare una soluzione per questi lavoratori, rendendo vani tutti gli incontri avuti con i sindacati. Non è più tollerabile, infatti, l'atteggiamento tenuto dai vertici aziendali che sembrerebbero quasi deridere i manifestanti arrivando a rimangiarsi quanto promesso loro. Si badi bene, infine, che non si tratta di ‘capricci' di questi onesti operai, ma solo del riconoscimento dei loro diritti fondamentali di lavoratori, così come sancito dalla nostra Costituzione".

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