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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Sorpresa dell'ultim'ora. Carlo Salvemini: "Mi candido"

La comunicazione dell'esule del Pd questa mattina, dopo averne parlato con il governatore uscente. Scenderà in campo accanto nella civica Nichi Vendola per la Puglia. "Un onore impegnarsi"

LECCE - Carlo Salvemini scioglie le riserve e questa mattina annuncia, non senza destare un po' di sorpresa, dopo le ultime vicissitudini: "Mi candido". E lo fa con una nota breve, ma incisiva. In cinque punti, tutte le ragioni che hanno spinto il figlio dell'ultimo sindaco di centrosinistra leccese, oggi esule dal Pd, a sostenere con la forma della partecipazione attiva Nichi Vendola. Già, perché il suo supporto al governatore uscente, comunque, era già stato garantito proprio nel giorno del distacco dal partito. Anzi, il commiato, era nato proprio a ridosso delle primarie con Francesco Boccia. Il 18 gennaio, una lettera di Salvemini ai vertici locali e nazionali del Partito democratico. Annunciava la scelta di schierarsi apertamente a favore di Vendola, ritenendo incompatibile, a quel punto, la sua funzione dirigenziale, "pur marginale e periferico", nel Pd. Una decisione "dolorosamente inevitabile". E questa mattina, l'ulteriore novità. L'ex consigliere comunale a Palazzo Carafa si rimette in gioco.

"Dopo aver raccolto i preziosi suggerimenti, consigli, pareri di tanti; dopo avere ascoltato le giuste e fondate perplessità di alcuni, alla fine ho deciso", scrive: "Sarò candidato con la lista Nichi Vendola per la Puglia". Spiega Salvemini di averne parlato nella serata di ieri con quello che già chiama "il nostro presidente", garantendogli "piena e incondizionata disponibilità". Quindi, un ringraziamento a quanti, finora, hanno sostenuto le sue decisioni. "Voglio ringraziare tutti voi che avete voluto condivere con me questa decisione impegnativa, e naturalmente confido di avervi al mio fianco in questa campagna elettorale che ora può cominciare ufficialmente".

Infine, i motivi di una scelta. Cinque, si diceva. "Mi candido perché considero un onore impegnarsi per la rielezione di Nichi Vendola. Mi candido perché non me la sento di deludere le attese e le speranze che si sono accese in queste settimane circa una mia possibile candidatura: non importa sapere se sono tante o poche, sufficienti o meno per affrontare una impegno difficile. So che sono manifestazioni sincere di stima, rispetto, considerazione che valgono più di ogni altro argomento".

"Mi candido - prosegue - perché penso, nonostante le affettuose perplessità di diversi amici, che non ho nulla da perdere, nulla avendo guadagnato o da guadagnare dall'impegno politico: è il privilegio di chi considera la politica una vocazione e non un mestiere, una stagione della propria vita e non un impegno a tempo indeterminato. Mi candido perché si può essere utili anche sapendo che l'elezione è difficilissima, quasi impossibile quando si è outsider in una lista civica, senza organizzazione territoriale, con collegio unico e preferenza unica e soglia di sbarramento: ma se facessimo prevalere sempre calcolo e opportunismo finiremmo per dare inconsapevolmente ragione a chi considera la politica nulla di più che un'elezione, un seggio, un'indennità".

"Mi candido - conclude - perché se, come molti mi hanno voluto testimoniare, posso essere una possibile risorsa del centrosinistra questa è l'occasione giusta per verificare se stima, considerazione, rispetto possono essere premiati col voto o solo manifestati a parole".

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