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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Tac: risposte per uscire dall'emergenza occupazionale

Regione Puglia e Provincia aprono un "unità di crisi" sul Tac salentino. Obiettivi, linee operative e strumenti per possibili interventi che portino l'area del Sud Salento fuori da una crisi struttura

LECCE - L'industria della moda, fortemente radicata in Puglia, sta vivendo nell'area territoriale del basso Salento (con i casi Nuova Adelchi e Filanto) una serie di gravi problematiche generate dalle sue stesse caratteristiche strutturali: produzione di bassa qualità, debole capacità di innovazione di processo e di prodotto, insufficiente dimensione aziendale. Sulla composizione del settore, si è abbattuta la crisi industriale, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, e gli interventi attivati a tutt'oggi dalle istituzioni non hanno arginato il fenomeno e non hanno rivelato esiti confortanti, oltre al ricorso agli ammortizzatori sociali.

L'esubero di migliaia di lavoratori e la fuoriuscita di manodopera costituisce per il territorio salentino una grande emergenza occupazionale e assume risvolti socialmente dolorosi: pertanto, Regione e Provincia mirano ad aprire una vertenza territoriale con la finalità di garantire, a breve, la continuità degli interventi per il sostegno al reddito e, nel medio termine, per favorire la ricollocazione dei/delle lavoratori/trici attraverso l'attivazione di diversi progetti settoriali e territoriali, già definiti o in via di definizione con il concorso di tutti i soggetti interessati.

L'intero sistema istituzionale - dai rappresentanti locali del Governo, dalla deputazione parlamentare, alla Regione, alla Provincia, ai comuni del Basso Salento, con la collaborazione di Confindustria e delle Organizzazioni sindacali intendono contribuire, ognuno per quanto di propria competenza, ad attivare azioni e interventi utili a far fronte all'emergenza occupazionale con azioni a breve e medio termine utili alla tutela dei livelli occupazionali espressi attualmente dal comparto e sostenere il rilancio della produzione di settore anche sul nostro territorio.

"La Provincia di Lecce e la Regione Puglia - si legge in una nota congiunta - continuano a seguire con estremo interesse l'evolversi della crisi produttiva del calzaturiero, allo scopo di sostenere azioni positive riguardanti il riposizionamento competitivo del comparto attraverso un approccio integrato al quale dovranno essere chiamate a fornire il proprio contributo le Aziende Pubbliche, le Università e gli Istituti di Credito". L'obiettivo generale è quello di "arricchire e diversificare il tessuto produttivo locale" per reimpiegarvi, "previa riqualificazione professionale, gli addetti espulsi dal Tac, tenuto conto che nel territorio esistono raffinate tradizioni di artigianato sartoriale che possono tornare alla ribalta considerati i provvedimenti di tutela del Made in Italy".

Tante le azioni e gli interventi possibili, che coinvolgono anche il ministero delle politiche sociali, con l'assicurazione della proroga degli ammortizzatori nel breve periodo ai lavoratori interessati al fine di attuare, medio tempore, le possibili soluzioni atte a porre risoluzione alla vertenza, e la definizione delle manifestazioni di interesse che dal 1° Aprile 2008, data di sottoscrizione dell'A.d.P., pervenute a Invitalia. Determinante in tal senso, però, anche il coinvolgimento di Regione Puglia e Provincia di Lecce, chiamate a ruoli di concertazione col territorio: anche le municipalità del Basso Salento dovranno favorire negli iter di approvazione - il maggior numero possibile di domande di nuovi insediamenti industriali e/o artigianali nelle aree industriali là dove esistenti, nelle zone Pip, o con gli accordi presso gli sportelli unici fra imprese, Comuni e Regione.
Appello anche a Confindustria, perché si attivi attraverso i contratti di rete un modello di sviluppo imprenditoriale connotato dal profilo associativo e cooperativistico.

La Regione Puglia e la Provincia di Lecce - attraverso la formale costituzione di un'unità di crisi composta da tecnici designati dai due enti - dovranno essere il caposaldo di coordinamento e di impulso per definire le proposte per il rilancio economico del territorio del Sud Salento. I primi compiti organizzativi dell'Unità di crisi saranno attivare un tavolo permanente con organizzazioni sindacali e associazioni di categoria con la finalità di individuare percorso e obiettivi specifici per il rilancio dell'area (tale tavolo consentirà di affrontare e gestire il rilancio del comparto secondo logiche di concertazione), ed estendere il Tavolo agli altri Soggetti del territorio in relazione alla definizione degli obiettivi individuati di volta in volta.

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