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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Torna il sereno tra il Pd e il governatore Vendola

Pd fa un passo indietro definitivo sulla questione presidente del consiglio regionale: sarà Introna. Il governatore plaude allo spirito di coalizione. Poli Bortone chiede razionalizzazione dei porti

BARI - Torna il sereno nel centrosinistra regionale: dopo settimane di ferri corti e ripicche, rivendicazioni, richieste e musi lunghi tra il Pd e il presidente, Nichi Vendola, arriva la tregua sul nome del presidente del consiglio regionale, che, come auspicato dal governatore, sarà, per l'appunto, Onofrio Introna. Il via libera del Pd: è arrivato al termine di una lunga riunione dei consiglieri regionali del partito con il proprio segretario, Sergio Blasi, rinfrancato dal sostegno del leader nazionale Bersani.

Si rilancia, dunque, lo spirito di coalizione, dopo la giornata di incontri che Blasi ha sostenuto coi singoli consiglieri, poi accomunati in una seduta a ranghi completi nel pomeriggio. I mal di pancia del Pd si sono fermati dinanzi all'esigenza di evitare uno strappo tra il principale partito della coalizione ed il governatore, per non pregiudicare fortemente i cinque anni di consiliatura, già partiti con lo svantaggio dei numeri risicati, a causa del pastrocchio della legge elettorale pugliese.

Antonio Maniglio, per diverse settimane indicato come la soluzione scelta dal Pd per il ruolo di presidente del consiglio, fa un passo indietro, ottenendo il ruolo di vicepresidente dell'assise di Viale Capruzzi. In risposta a quest'atto del Pd, Vendola ha ringraziato e fatto slittare il vertice di coalizione previsto per oggi, onde permettere ai rappresentanti del partito di Blasi di essere presenti, per iniziare a lavorare alla nuova legislatura. Il segretario del Pd Blasi ha spiegato come ci sia stato un "grande senso di responsabilità" da parte dell'intero partito e dei suoi consiglieri eletti, oltre la legittimità della richiesta di rappresentare un ruolo istituzionale come quello della presidenza del consiglio. Il segretario del Pd ha ribadito come l'interesse principale prevalso è stato quello dei pugliesi.

Acque più tranquille nel Pdl, dopo il coordinamento che ha riconfermato i vertici pugliesi, nonostante la sconfitta elettorale: si lavora ad un progetto di opposizione leale e ferma, come annunciato più volte da Rocco Palese. Intanto Adriana Poli Bortone chiede un piano equo per i porti turistici e sostiene le ragioni della mobilitazione intrapresa da numerosissimi cittadini di Manfredonia nel foggiano: "Sarebbe opportuno - spiega - progettare un piano dei porti turistici che ben si armonizzi con la nostra costa e che sia ‘equo' nel senso che, piuttosto che realizzare quattro porti a Manfredonia ad esempio sarebbe più utile realizzarne almeno uno (finalmente) a San Cataldo".

"La costruzione di un porto turistico nei pressi di uno dei tratti più suggestivi della scogliera sipontina - prosegue -, infatti, non solo offusca uno splendido tratto di costa, ma non risponde neanche alle esigenze della città. Manfredonia, infatti conta già tre porti, l'utilità di una quarta struttura non si capisce quale potrebbe essere. Sarebbe stato, di certo più opportuno, così come sostengono dai comitati che si oppongono a tale realizzazione, riprogettare il vecchio porto risparmiando di sicuro denaro e tempo, ma soprattutto salvaguardando il territorio".

"Da un lato - conclude la Poli - è mancata al momento una scelta fatta con criterio delle soluzioni più opportune e meno impattanti, dall'altra si riscontra la necessità di pianificare la futura realizzazione di porti turistici in modo equo. E in questo caso come non pensare a San Cataldo, dove la costruzione di un porto turistico sarebbe (finalmente) auspicabile".

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