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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Tra sanità e regionali: il candidato Pdl ad un passo?

Le indiscrezioni porterebbero ad un clamoroso annuncio del Pdl in occasione della Fiera del Levante. Proseguono le indagini sulla sanità. E Saverio Congedo interroga la Regione sulla questione ictus

BARI - "Realizzare in tutta la Puglia ed anche nel Salento la rete regionale per l'emergenza ictus con Stroke Unit". A chiederlo è Saverio Congedo, consigliere regionale del Pdl, che ha inoltrato al governatore, Nichi Vendola, e all'assessore alla sanità, Tommaso Fiore, un'interrogazione per sollecitare Viale Capruzzi "alla completa realizzazione della rete regionale per l'emergenza ictus al fine di garantire in tutta la Puglia - ed anche nel Salento che ne è oggi sprovvisto - adeguate possibilità di cura in Stroke Unit".

"L' ictus - rileva Congedo - ha oramai assunto le dimensioni di una malattia sociale e sebbene sia una malattia curabile e in parte prevenibile esiste un enorme divario Nord - Sud di strutture ed equipe adeguatamente formate (Stroke Unit) che di fatto non garantisce uguali possibilità di cura a tutti i cittadini come se fosse la geografia a decidere la sopravvivenza dei pazienti. In particolare nella nostra Regione sebbene con delibera della GR n. 1251 del 31 agosto 2006 sia stata prevista la rete regionale per l'emergenza ictus ad oggi non tutto il territorio regionale, fra cui la provincia di Lecce, è coperto da Stroke Unit. Peraltro, nel corso della Giornata Mondiale contro l'Ictus Cerebrale svoltasi a Gallipoli lo scorso ottobre fu consegnata una petizione di oltre 10.000 firme all'allora assessore regionale alla Salute il quale assunse l'impegno di realizzare la rete regionale in tutta la Puglia". Arriva, dunque, una proposta che riporti la sanità in quelle che sono le sue più logiche finalità. D'altro canto, le ipotesi investigative, che hanno accesso i riflettori sul sistema sanitario pugliese, continuano a rivelare nuovi scenari: i flussi di denaro sospetti potrebbero, infatti, essere stati elargiti da imprenditori locali anche a politici e a partiti nazionali dell'area di centrosinistra. Occhi puntati, in particolare su cinque partiti: Pd, Prc, sui Socialisti Autonomisti (formazione dell'ex assessore Alberto Tedesco), su Sinistra e Libertà (partito di Vendola) e sulla Lista Emiliano, del sindaco di Bari.

Da intercettazioni ambientali, compiute in otto mesi, emergerebbe che gli imprenditori vincitori di appalti manifestano disponibilità a finanziare uomini del centrosinistra: le somme di denaro potrebbero essere state elargite o direttamente ai politici locali o attraverso alcuni referenti nazionali dei singoli partiti. Anche sulla gestione degli appalti, il quadro appare piuttosto controverso: anche le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie pugliesi sarebbero state indicate dall'ex senatore Tedesco su una pura logica elettorale, ossia, secondo quanto sostiene l'accusa, sulla base di chi sapeva assicurare più voti.

Intanto, nel caos delle inchieste e delle indiscrezioni, sembra che il Pdl stia valutando di accelerare sul nome del proprio candidato alle prossime regionali. L'intenzione, secondo le indiscrezioni delle ultime ore, è quella di sfruttare l'arrivo di Silvio Berlusconi a Bari, in occasione della prossima Fiera del Levante, il 12 settembre, ufficializzando lo sfidante dell'uscente governatore Vendola. Il ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto, insieme all'inviato ad hoc del premier, Gaetano Quagliarello, sembrano voler chiudere la questione, in una situazione peraltro mediaticamente difficile anche per lo stesso Berlusconi, che ritorna nella città di Tarantini e della D'Addario. I dubbi sulla scelta ruotano intorno all'alleanza con l'Udc di Casini, che vorrebbe attendere la scelta del segretario regionale del Pd, prima di avventurarsi nella prossima alleanza in vista del rinnovo della giunta pugliese. Porte aperte anche ad Adriana Poli Bortone, l'ex in rotta col Pdl, dopo la fondazione di Io Sud, sebbene l'accordo con la senatrice andrebbe chiuso in tempi brevi e questo precluderebbe ogni forma di dialogo interlocutorio. Chiaro, invece, il profilo del candidato che il Pdl intende cercare: una figura della società civile, portatore di moralità, da contrapporre anche nei mass media alla "Regione degli scandali sanitari" di Vendola. Si parla di un magistrato e le indicazioni di massima sembrano portare dritti a Stefano Dambruoso.

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