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Sabato, 27 Aprile 2024
Tra disagi e rassicurazioni

Guasto alla Pet di medicina nucleare in via di riparazione. Asl richiamerà i pazienti

La consueta problematica della diagnostica presso il Polo oncologico segnalata in Regione dal consigliere Pagliaro. Tecnici al lavoro per la risoluzione e saranno fissati gli appuntamenti per gli esami saltati. Entro un mese anche una nuova apparecchiatura

LECCE - Ancora problematiche sul funzionamento della Pet-Tc del padiglione oncologico di Lecce e dopo la reiterata segnalazione dei pazienti e la sollecitazione giunta anche in Regione da parte del capogruppo de “La Puglia Domani”, Paolo Pagliaro, la direzione generale della Asl pone alcune rassicurazioni circa la soluzione e l’attenuazione dei disagi.

“Il caso denunciato da una paziente oncologica che, insieme ad altri pazienti, è stata sottoposta all’iniezione del radiofarmaco ed ha atteso al gelo, ad una temperatura di 15 gradi, per quattro ore, prima di essere informata che la pet-tac era fuori uso” ha denunciato nei giorni scorsi il consigliere regionale, “riapre la piaga di un macchinario inaffidabile, spesso rotto e sottoposto a continui e costosi interventi di manutenzione”.

Su tale aspetto relativo all’ultimo guasto sulla diagnostica della Pet-Tc in uso presso la unità operativa complessa  della Medicina nucleare del polo oncologico del “Vito Fazzi” di Lecce, che si è verificato il 31agosto scorso, la Asl territoriale fa sapere che lo stesso è in fase di riparazione. I tecnici sono infatti al lavoro, e si presume che sin da domani la diagnostica potrà essere riattivata e resa fruibile.

Se tutto dovesse quindi essere sistemato secondo la tempistica comunicata, i pazienti che non hanno potuto sottoporsi all’esame saranno prontamente richiamati e per loro sarà fissato un nuovo appuntamento.

“Rispetto ai disagi arrecati ai pazienti” rassicurano inoltre dalla Autorità sanitaria, “si fa presente che il caso della paziente sottoposta a iniezione del radiofarmaco si è verificato prima che il guasto fosse noto. Vogliamo comunque rassicurare il paziente perché l’effetto del farmaco decade dopo 100 minuti dall’esecuzione della Pet-Tc. Ci scusiamo quindi con i pazienti per il disagio e li ringraziamo per la collaborazione”.

Intanto per il prossimo futuro, già in settimana è prevista l’ultimazione dei lavori propedeutici alla installazione della nuova Pet-Tc il cui montaggio e messa in funzione sarà completato in un periodo compreso tra i 30 e i 40 giorni.

“Già ad inizio aprile scorso avevo segnalato il problema” ha sottolineato di contro il consigliere Pagliaro, “quando la stessa pet-tac era in riparazione ormai da un mese, privando i pazienti della possibilità di eseguire in loco un esame insostituibile per rilevare anomalie di tessuti e organi in tempi brevi, con la massima accuratezza e con minore assorbimento di radiazioni. E’ evidente che il problema non è stato risolto alla radice come io sollecitavo, chiedendo la sostituzione dell’apparecchio. Si creano liste d’attese estenuanti, quando ai pazienti oncologici dovrebbero essere assicurati esami immediati” incalza il consigliere, “molti non hanno la possibilità di pagare per sottoporsi all’esame nelle strutture private o di raggiungere ospedali lontani, e subentra la disperazione”.

All’inizio dell’estate una soluzione tampone per ovviare all’emergenza diagnostica era stata avviata, dal primo giugno, con l’esecuzione dei primi esami sui pazienti nella Pet-Tc mobile installata negli spazi attigui alla Medicina nucleare del polo oncologico. La Asl era ricorsa a tale provvedimento  per ovviare ai comprensibili disagi. L’apparecchiatura mobile, giunta a Lecce il 25 maggio scorso, era apparsa la soluzione più idonea e immediata e ancora più indispensabile in previsione dei lavori di ristrutturazione all’interno del reparto. E in vista della sostituzione della Pet con un’apparecchiatura digitale più performante e moderna.

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