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Lunedì, 29 Aprile 2024
La soddisfazione di Minerva e Piteo / Gallipoli

Carnevale di Gallipoli nella classifica degli eventi storici: dal ministero contributo di 56mila euro

La kermesse gallipolina si è posizionata al 29esimo posto della classifica del Mibact tra i Comuni con fascia di storicità inferiore ai 500 anni. Nuovi fondi per la realizzazione della prossima manifestazione

GALLIPOLI - Dopo la Regione Puglia, anche il ministero per i beni e le attività culturali e il turismo accredita il Carnevale storico di Gallipoli tra i più importanti d’Italia riconoscendone oltre alla valenza anche un contributo di 56 mila euro che sarà utilizzato per la realizzazione della prossima manifestazione.

La città bella risulta tra i 48 centri beneficiari, a livello nazionale, del contributo ministeriale, arrivando a posizionarsi al 29esimno posto della classifica tra i comuni con fascia di storicità inferiore ai 500 anni.

“Negli ultimi anni abbiamo fatto un lavoro straordinario con il Carnevale di Gallipoli” commenta il sindaco Stefano Minerva, “riportandolo agli antichi fasti e recuperando e valorizzando una tradizione importante della nostra città. Amministrare non vuol dire solo pensare alle buche cittadine, ma anche avere contezza di tutto il tessuto culturale e tradizionale della città per poterlo valorizzare”.

Il primo carnevale a Gallipoli risale alla prima metà del secolo passato e nel corso degli ultimi anni il centralissimo corso Roma, luogo di svolgimento principale della kermesse, ha visto gareggiare sei gruppi di carristi e oltre una dozzina di gruppi mascherati.

Immancabile in ogni manifestazione anche l’elemento identitario della città, la maschera tipica gallipolina, lu Titoru, ossia Tedoro. La tradizione narra che, di martedì grasso, il giovane gallipolino tornato dal militare per la festa, chiese alla madre un piatto di polpette, il suo preferito, prima dell'inizio del digiuno quaresimale. La madre accontentò il figlio, ma quest'ultimo, nella foga di mangiarle, si strangolò con una di esse.

Nella classica rappresentazione non mancano, insieme al giovane morto adagiato sul carro funebre con la polpetta in bocca, la madre, il prete e un gruppo di comari che piangono il defunto, ovvero le "chiangimorti", che altro non sono che ragazzi vestiti da donna. La madre de lu Titoru, è invece la Caremma, figura caratterizzante della Quaresima. 

“In qualità di assessore  al Turismo, posso testimoniare l’impegno di questa amministrazione in termini di valorizzazione turistica e territoriale. Investire nel carnevale non vuol dire solo far vivere una grande festa ai nostri concittadini, ma portare la città ad essere principale protagonista del settore” commenta il vicesindaco Tony Piteo, “il lavoro di squadra con tutti i referenti, la realizzazione di maestosi carri allegorici, la promozione fatta in questi anni hanno riportato Gallipoli ad essere una delle mete pugliesi predilette per il Carnevale”.

“Non solo negli anni, abbiamo garantito le sfilate dei carri e dei gruppi mascherati, ma riportato la maschera de Lu Titoru in corteo per le vie del centro storico, come si faceva un tempo” conclude Piteo, “inoltre, la manifestazione a cielo aperto ‘Alla corte delle fole’ guidata da Alberto Greco è stato un must del nostro carnevale che ha richiamato ancora di più l’attenzione. Il finanziamento del ministero ci attesta e ci qualifica come Carnevale storico degno di nota e sono sincero nel dire che questa sarà una promessa che non si esaurirà nel tempo”.

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