rotate-mobile
Gallipoli Gallipoli

Farmacia comunale, l’ex sindaco Venneri e altri nove a processo

Il gup Lariccia ha disposto il rinvio a giudizio nel risvolto penale della vicenda sul vecchio consiglio d'amministrazione della Ge.fa. Tra i reati falso in bilancio, abusi e omissioni. L'ex direttrice indagata e parte lesa

GALLIPOLI – Sarà il processo che si aprirà il prossimo 11 di luglio a fare definitivamente chiarezza sul bisticcio della farmacia comunale di Gallipoli. E’ quanto ha stabilito in queste ore il Gup Nicola Lariccia della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, che ha disposto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco della città bella, Giuseppe Venneri e altri nove indagati a vario titolo legati alla intricata vicenda dei conti e dei presunti abusi legati all’amministrazione e alla vecchia direzione della Ge.fa srl, la società mista che gestisce l'esercizio pubblico a prevalente capitale comunale di via Lecce. E dopo il lungo tira e molla dal punto di vista civile e amministrativo, prende corpo anche il risvolto penale dettato dagli esposti presentati in Procura dalla dottoressa Anna Rita Manni, socia di minoranza della farmacia, dalle contro querele dei componenti del consiglio di amministrazione e dagli sviluppi dell’inchiesta finita sul tavolo del pubblico ministero Antonio De Donno.

Un intreccio nella tormentata vicenda della gestione della farmacia comunale gallipolina che vede quasi contestualmente rimbalzare i soggetti coinvolti dalla parte sia degli indagati, ma anche sul versante delle parti lese e offese (che vengono indicate nella stessa dottoressa Manni, nella Ge.fa, e nel Comune di Gallipoli che si è costituito parte civile con l’avvocato Sabrina Conte). Ma non ci sono solo, prescrizioni, richieste di rinvio a giudizio e il processo già fissato nel filone d’inchiesta che vede interessati a vario titolo l’ex sindaco Giuseppe Venneri e altri nove indagati del consiglio di amministrazione della Ge.fa. Il pubblico ministero Antonio De Donno, titolare dell’inchiesta, analizzando alcuni dei capi di imputazione relativi a sette dei nove indagati, aveva già inoltrato precedentemente anche una richiesta di archiviazione per alcuni dei procedimenti penali a carico dell’attuale presidente del Consiglio di amministrazione, Angelo Chetta e dell’ex direttrice Anna Rita Manni. Ed in particolare su quest’ultima richiesta, che fa venire meno l’accusa di  appropriazione indebita della socia di minoranza ed ex direttrice della farmacia, alcuni degli indagati e rappresentanti del consiglio di amministrazione, difesi dal legale Roberto De Mitri Aymone, hanno formulato opposizione. Chiedendo e motivando, nel contempo, la “prosecuzione delle indagini preliminari”. In questo caso si deciderà il prossimo 9 maggio data in cui è stata fissata l’udienza preliminare da parte del gup, Annalisa De Benedictis.

Il preambolo che ha portato invece al rinvio a giudizio parte dalla decisione del Consiglio di amministrazione della Ge.Fa. di revocare, nella seduta del 9 ottobre del 2009, la dottoressa Manni sia dalla carica di amministratore delegato che da quella di direttore responsabile della farmacia, dopo che alla stessa già dall'anno 2008 erano state sollevate e contestate forti perplessità in merito alla gestione societaria nonché alla gestione interna della farmacia stessa. Da qui una serie di ricorsi e carte bollate, sentenze, voci di bilancio chiacchierate e accuse di reciproche “scorrettezze” tra i componenti del Comune, nella veste di socio pubblico di maggioranza, vecchi e nuovi componenti del Consiglio di amministrazione della Ge.fa (presieduto ora da Angelo Chetta) e della stessa Anna Rita Manni destituita per volontà “politica” dalla società di gestione, ma anche imputata nello stesso filone d’inchiesta per presunti abusi, appropriazioni e omissioni in concorso con altri componenti della Ge.fa nella stesura dei bilanci della farmacia comunale del 2006-07.   

E proprio in merito ai fatti accaduti e consequenziali a quella riunione del 9 ottobre di tre anni addietro (e della precedente assemblea del 14 aprile e di quella successiva del febbraio 2010), dopo le denunce e gli esposti approdati sul tavolo della Procura, si è aperto anche il risvolto penale della vicenda sulla gestione della farmacia per la quale il magistrato titolare dell’inchiesta, De Donno, ha evidenziato e formalizzato le ipotesi di reato di falso in bilancio, abusi e omissioni per una decina di persone coinvolte a vario titolo nella vicenda.  

Nel registro degli indagati sono finiti l’ex sindaco Giuseppe Venneri, i componenti del Consiglio di amministrazione Antonio Guida, Angelo Chetta, Giuseppina Nastrini, e del collegio sindacale Giovanni De Matteis, Massimo Marzo, Francesco Perrone; l’ex presidente della Ge.fa, Davide Tuccio, il commercialista Luciano Pino e la stessa dottoressa Anna Rita Manni. A difendere le ragioni degli imputati i legali Paolo Giungato, Roberto De Mitri Aymone, Elvia Belmonte, Francesco Galluccio Mezio.

 

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Farmacia comunale, l’ex sindaco Venneri e altri nove a processo

LeccePrima è in caricamento