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Il Peep 3 cerca un nome. “Tanti i problemi ancora da risolvere”

Iniziativa di Città Nuova per la nuova denominazione del quartiere. Raccolte 200 firme. Piace l'ipotesi "zona San Gabriele". Ripa: "Viabilità, verde e allagamenti nodi da risolvere subito". L'assessore Stasi: "Stiamo provvedendo"

GALLIPOLI - L’autunno caldo dei residenti del quartiere “senza nome” del Peep 3. Alla ricerca  di una intitolazione nuova e dignitosa della zona di espansione gallipolina che si estende alle spalle dell’ospedale. L'associazione di riferimento “Città Nuova”, presieduta di Nicola Ripa, e più in generale i residenti, si stanno impegnando per far assegnare una nuova denominazione appropriata al predetto quartiere, quasi anonimamente indicato come zona Peep 2 e 3, riconducibile ai piani di edilizia che da più di un decennio hanno messo in piedi i blocchi abitativi. A tal fine nelle scorse settimane si è deciso di avviare una raccolta di firme, e successivamente di proporre un referendum popolare, attraverso il quale scegliere il nome più consono per il quartiere. Sottoponendo il tutto alla valutazione definitiva del Comune. Insieme alle firme raccolte, circa 200 quelle già apposte, sarà poi inoltrata formale richiesta all'amministrazione comunale affinché siano attivate le procedure per la ridenominazione della suddetta zona periferica della città.

Da qui partirà il referendum consultivo con la distribuzione ai residenti dell’attuale Peep 3 di una scheda nella quale si potrà  indicare il nome da dare al quartiere stesso. Tra le prime ipotesi sembra trovare consenso la denominazione di “quartiere o zona San Gabriele”. Ma al di là della denominazione i residenti, sempre per voce dell’associazione di “Città Nuova”, rammentano anche diverse problematiche e situazioni irrisolte per le quali si rinnova l’intervento del Comune. Un richiamo che ha colto anche di sorpresa l’amministrazione comunale e l’assessore ai lavori pubblici, Felice Stasi, che ha rammentato il filo diretto di comunicazione approntato con la stessa associazione presieduta da Ripa che sarebbe dunque già al corrente delle iniziative in itinere del Comune. Ma tant’è.      

“In primo luogo lamentiamo la mancata messa in sicurezza dell'incrocio tra via Berlinguer e la provinciale per Alezio, luogo di numerosi incidenti stradali” dice il presidente Nicola Ripa, “come riferito dagli stessi amministratori già da tempo si doveva provvedere all'installazione di un semaforo poiché non era possibile sistemare una rotatoria, ma molti mesi sono trascorsi invano. Altro problema irrisolto è il taglio degli alberi e la sistemazione dei marciapiedi su via Deledda con disagi notevoli per i pedoni ma anche per gli automobilisti, accentuati dalla mancanza della segnaletica orizzontale su quasi tutte le vie del quartiere”.

Dall’associazione di Città Nuova si evidenzia anche il problema degli allagamenti nei giorni di pioggia su  quasi tutta la via Pasolini e non solo. Infine torna in auge la richiesta (e anche qui prevista una raccolta firme) per la riapertura della strada che partendo da via Deledda, e costeggiando la costruzione di proprietà Tomacelli, arriva sulla strada provinciale per Alezio, vicino all'ospedale. “Si è instaurato da tempo” puntualizza invece l’assessore Stasi “un dialogo diretto, costante e costruttivo con l’associazione Città Nuova proprio al fine di favorire l’integrazione del quartiere nel tessuto urbano. Sono già state accolte diverse richieste e poste in essere più iniziative per la vivibilità dell’intera zona”. Ed entrando nel merito delle sollecitazioni del quartiere del Peep 3, l’assessore comunale spiega che “per quanto concerne l’incrocio di via Berlinguer a seguito di un bando regionale è stato da tempo presentato un progetto di finanziamento, per la messa in sicurezza della zona, per il quale è prevista una graduatoria a scorrimento. Attendiamo dunque di sapere a che punto siano i fondi e gli eventuali sviluppi futuri. E l’amministrazione si attiverà, nel caso in cui il finanziamento non dovesse arrivare, per trovare una soluzione in tempi brevi”.

Relativamente all’aspetto del verde pubblico e ai problemi riscontrati “entro la fine del mese di novembre” annuncia Stasi, “saranno potati gli alberi di pepe presenti, le cui chiome impediscono la visibilità”. Più lunghi invece i tempi per la soluzione delle altre questioni alle quali non è stato possibile far fronte con le risorse  del bilancio di previsione. “Nonostante la soluzione ci stia a cuore i tempi per l’intervento riguardante la rimozione delle radici e il rifacimento dei marciapiedi divelti richiedono ancora un po’ di pazienza. I fondi al momento non ci sono” conclude l’assessore, “ma ribadisco l’impegno a garantire una soluzione con le prime risorse utili a disposizione e compatibilmente con i tempi tecnici e burocratici”.

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