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Venerdì, 26 Aprile 2024
Luoghi di cultura più attrattivi / Gallipoli

Nuovi fondi per la fruizione digitale e multimediale del museo civico

Grazie al finanziamento di 273 mila euro del Fondo Cultura e dall’impegno di risorse comunali prende forma il progetto di valorizzazione “Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra”. Tavoli touchscreen per consultare gli antichi testi

GALLIPOLI - In attesa di poter sfruttare le corpose risorse legate al Pnrr per mettere in auge il progetto complessivo di valorizzazione del museo civico e della biblioteca comunale (il Comune ha già fornito alla Regione lo studio di fattibilità per i lavori per oltre un milione di euro da realizzare con i fondi destinati alla cultura dal Pnrr e con un secondo intervento saranno recuperati quattro antichi dipinti del 700’ del pittore Aniello Letizia) arriva una prima tranche di finanziamenti per mettere in risalto uno dei luoghi culturali più importanti della città bella.

L’amministrazione comunale ha infatti ottenuto un contributo di 273 mila euro destinato proprio al museo civico “Emanuele Barba” grazie al Fondo Cultura del ministero della Cultura con il progetto candidato dal titolo: “Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra”.

Il progetto prevede un importo complessivo di circa 341 mila euro: l'80 per cento, pari a 273 mila euro, corrisponde al finanziamento garantito dal ministero, mentre il 20 per cento è assicurato come cofinanziamento obbligatorio a carico del Comune di Gallipoli, nella misura complessiva di 68 mila euro.

L'avviso pubblico cui il Comune ha partecipato nei mesi scorsi era finalizzato a sostenere investimenti e altri interventi per la tutela, la conservazione, il restauro, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale.

Il progetto è nato dall’idea di proporre il museo gallipolino come habitat narrativo, luogo attivo di sperimentazione artistica e territorio della memoria, dove i linguaggi interattivi valorizzano le condizioni di partecipazione con il pubblico e con le comunità virtuali.

In particolare l’intervento ha lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale nella sua interezza, per favorire la destagionalizzazione delle attività turistiche presenti, l’allungamento delle permanenze turistiche, la forte integrazione tra il sistema costiero, tradizionalmente legato ad un turismo di tipo balneare e le nuove potenzialità della città d’arte con le sue emergenze culturali e storiche. Il progetto nasce per far dialogare in un linguaggio multimediale vivace ed attrattivo carte e documenti, in presenza e da remoto, per investire nella fruizione del patrimonio culturale.

“Il progetto si fonda sulla convinzione che senza conoscenza non c’è valorizzazione durevole e senza tutela non può esistere un patrimonio da trasmettere alle future generazioni” commenta il sindaco Stefano Minerva, “obiettivo dell’amministrazione è quello di rendere fruibile il patrimonio culturale attraverso modalità che favoriscano l’innovazione dei sistemi di tutela e valorizzazione. In tal senso, si intende dare vita ad una interazione di competenze e conoscenze, realizzando una significativa soluzione sinergica tra i beni culturali. Si tratta di un progetto studiato nei minimi dettagli e che metterà in risalto l’aspetto culturale della città. Ringrazio perciò la dirigente Maria Teresa De Lorenzis e la direttrice del Museo Paola Renna per il lavoro svolto, per aver lavorato duramente per questo ennesimo, straordinario risultato”.

Catalogo interattivo-2

Il progetto di fruizione

Il progetto “Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra” si articola in sei azioni a partire dalla catalogazione del fondo librario antico costituito da libri rari e di pregio, un patrimonio preziosissimo di circa 10mila volumi databili tra il XVII-XIX secolo.

Particolare attenzione è data alla digitalizzazione di alcuni volumi rari e di pregio del fondo del museo civico, di documenti preunitari dell’Archivio Comunale e del fondo archivistico Vernole contenente rari spartiti musicali.

Tra le tante anche la digitalizzazione dell’Albo del donatore, il manoscritto che costituisce uno strumento prezioso di ricostruzione della provenienza dei fondi pervenuti al museo, compilato dalla data del 28 novembre 1866 sino al 18 febbraio 1994.

Tra le azioni anche la realizzazione della digital library, l’allestimento di due percorsi tematici di fruizione multimediali (realtà aumentata), la valorizzazione dei beni attraverso attività educative incentrate sul patrimonio e sulla figura del fondatore del Museo, Emanuele Barba, e l’installazione di una riproduzione artistica in carta di Emanuele Barba in grandezza naturale.

“I contenuti realizzati e gli approfondimenti testuali verranno inseriti all’interno di tavoli touchscreen di modo da poter essere fruiti in maniera accessibile e interattiva da tutti. L’interattività e la grafica intuitiva data da questi strumenti permetteranno all’utente una migliore comprensione e un maggiore coinvolgimento dell’utente” conclude il primo cittadino, “grazie alle applicazioni touch sarà possibile vivere un’esperienza di visita interattiva, divertente e appassionante. La cultura deve e sarà accessibile, in tutti i sensi”.

Realtà aumentata nel museo-2

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