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Presto un tavolo tecnico / Gallipoli

Turismo subacqueo e area marina protetta, un museo sommerso nei fondali della Purità

Una nuova idea progettuale per lo specchio d’acqua antistante la spiaggia e l’isola del Campo che saranno interdette alla navigazione. Potrà ospitare una decina di statue e di opere realizzate con cemento neutro e atossico. Avviato l’iter procedurale

GALLIPOLI - L’amministrazione comunale di Gallipoli ha avviato l’iter per la realizzazione di un eco-museo marino tra la costa del centro storico e l’isola del Campo, a ridosso del seno della Purità, uno degli scorsi più suggestivi e caratteristici della cittadina ionica. Un’idea che, nelle intenzioni del Comune, intende coniugare l’aspetto culturale a quello ambientale.

Un museo sommerso nelle acque dell’insenatura della Purità che si appresta nel prossimo futuro ad emulare le attrattività culturali e naturalistiche già approntate lungo il litorale spagnolo e nel mare di Cannes. Il tutto per favorire la tutela ambientale ed implementare i luoghi della cultura visitabili, in questo caso con immersioni subacquee o facendo snorkeling.

L’idea progettuale sta muovendo i suoi passi decisivi e nelle prossime settimane di dovrebbe convocare anche un tavolo tecnico, con le parti interessate, per avviare l’iter della fattibilità per la realizzazione dell’eco-museo marino.

L’amministrazione comunale del sindaco Stefano Minerva ha recepito la proposta avanzata dall’ingegnere gallipolino, Giovanni De Salve, il quale ha proposto di realizzare l’eco-museo marino al largo del Seno della Purità con il posizionamento di un numero variabile di statue ed opere, da un otto a dieci, da posizionare sul fondale marino, a cinque metri di profondità.

Si tratta di opere realizzate con materiale atossico, ovvero cemento neutro, con ph neutro,  al fine di favorire l'attecchimento degli organismi acquatici e quindi ottenere, di fatto, in quella zona un'area marina protetta.

L’iter progettuale è già stato portato all’attenzione anche della giunta comunale che ha espresso un primo parere favorevole di massima in ordine alla creazione dell’eco museo sommerso, avviando anche le relative attività attraverso gli uffici competenti, Demanio, Tecnico e Ambiente per approfondire la fattibilità tecnica di tale proposta e coinvolgendo anche gli altri enti interessati, prima tra tutte la capitaneria di porto, per le relative autorizzazioni. Per conto dell’amministrazione comunale il progetto viene seguito dalla consigliera con delega alle politiche ambientali, Rossana Nicoletti.

“Si tratta di un progetto complesso” spiega la consigliera Nicoletti, con delega all’ambiente e alla tutela delle coste, “che non solo mira a valorizzare, tutelare e sensibilizzare il nostro patrimonio marino, bensì punta a diventare un’attrattiva turistica futura molto importante. È di rilevanza ambientale perché il tema proposto per la costruzione delle statue è il cambiamento climatico, in particolar modo l’innalzamento del livello del mare dovuto ad esso”.

“Inoltre è importante poiché si realizzerà in una nuova zona protetta per la fauna e la flora marina, con l’obiettivo di proteggere gli ecosistemi e la biodiversità marina. Abbiamo scelto di immaginare il progetto in quell’area” conclude la consigliera, “per incentivare un esperimento di riforestazione della prateria che risulta particolarmente degradata, a causa dell’ancoraggio selvaggio, ricostituendola con un impianto di posidonia, che sappiamo avere un ruolo fondamentale contro l’erosione costiera, per la salvaguardia della biodiversità, indispensabile per la fotosintesi”.

Il progetto coinvolgerà più realtà, non solo quelle cittadine ma anche istituzioni che potranno convalidare tutti gli aspetti tecnici del progetto, con cui vi è già stato un incontro preliminare.

Eco-museo

Le opere nei fondali della Purità

Come illustrato nella proposta dell’ingegnere De Salve, le statue del museo, di cui si stano valutando le dimensioni ideali e i soggetti tematici rappresentati, saranno progettate in modo tale da diventare parte integrante dell’ecosistema locale con funzionalità di barriera corallina artificiale.

Con l'erosione marina, inoltre, le sculture muteranno nel tempo, ospitando varie forme viventi e cambiando forme e connotati ai manufatti artistici, e garantendo un’interazione tra arte e natura unica.

Le sculture saranno create usando cemento atossico, con pH neutro, che è privo di inquinanti nocivi. Il cemento marino infatti è estremamente resistente, con una consistenza ruvida che incoraggia le larve coralline ad attaccarsi e crescere. Ci saranno anche angoli e nicchie buie formate dalle pieghe delle statue che favoriranno la nascita della biodiversità marina. Una volta allestito il museo potrà essere visitato con immersioni diurne e notturne facendo snorkeling, e sarà accessibile sia da terra che via mare.

La zona individuata si trova per altro all’interno del progetto di riqualificazione e recupero ambientale e infrastrutturale della spiaggia della Purità con la creazione di un corridoio protetto tra la costa e l’isola del Campo con la futura interdizione alla navigazione nell’area marina e la posa di boe di segnalazione.

Oltre agli interventi che hanno riguardato la rimozione dei massetti in calcestruzzo e di altri cumuli di detriti dalla spiaggia, la ripavimentazione della rampa di accesso con pavimentazione ecocompatibile drenante per evitare l’eccesso di dilavamento delle acque, e l'installazione di una passarella con doghe di legno. Come accennato la realizzazione del museo eco-marino, che garantisce l’ulteriore zona interdetta alle imbarcazioni, potrebbe essere anche utile per la riforestazione della prateria della posidonia che, in quella zona marina, risulta particolarmente degradata.

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