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Condotta marina per l’impianto di depurazione: partono i lavori ad Otranto

È stata emessa l'ordinanza che vieta ogni attività in mare a Porto Craulo, dove la società Stes domani inizierà a realizzare la struttura utile a superare i problemi del vecchio depuratore e che sarà utile ai Comuni limitrofi

OTRANTO - Inizieranno domani ad Otranto i lavori per la realizzazione della condotta marina a servizio dell’impianto di depurazione dei reflui. In queste ore è stata emessa da parte dell’Ufficio circondariale marittimo competente l’ordinanza, che accogliendo la richiesta della società “Sub Technical Edil Service” s.r.l., ha interdetto l’interdizione di un’area di mare nell’ambito della quale procedere ai lavori necessari alla realizzazione della condotta di scarico sottomarina di Otranto”.

Pertanto, da domani, 7 gennaio sino al 31 del corrente mese, la Stes s.r.l. effettuerà in orari diurni le lavorazioni di realizzazione della condotta di scarico sottomarina del Comune di Otranto, che interesseranno lo specchio acqueo antistante località “Punta Craulo” fino ad una distanza di circa 2 kilometri dalla costa.

Per  le  operazioni  a  mare  la  ditta  si  avvarrà,  oltreché  di  operatori  tecnico/subacquei regolarmente iscritti, delle seguenti unità navali da lavoro: Motopontone “Eliseo” – 5Ba859; motobarca “Ariete 5” – Ba830; pontone galleggiante “P1” – Ba883; motopontone “Argo” – Ta4696; gommone “Suzumar” – 5Ba914; imbarcazione “Mar” – 5Ba914; imbarcazione “Nuovo Nerone” – 6GL260; motobarca “Big Bubble” – 6Gl215.

Pertanto ai fini della sicurezza della navigazione e delle vite umane in mare, viene vietata, attraverso specifica ordinanza a firma del comandante Gian Marco Miriello, nell’area interessata la navigazione, la sosta, la pesca, la balneazione e l’effettuazione di qualsiasi attività marittima che ne implichi la fruizione.

Per quanto riguarda il progetto, la condotta marina, nella fase successiva, sarà utile al collettamento reflui dell'impianto di Uggiano la Chiesa, che serve anche i comuni di Giurdignano e Minervino di Lecce. Nel tempo, qualche parere discordante era stato raccolto circa la logica della condotta stessa come metodo migliore per lo smaltimento dei reflui, ma l’iter ha raccolto tutti i pareri necessari, ad ogni livello istituzionale, e da domani si passerà alla cantierizzazione dell’opera, nella consapevolezza di risolvere gli annosi problemi del sovraccarico estivo, quando con il boom dei turisti, negli anni passati, il depuratore ha mostrato tutte le proprie carenze.

In passato, si era anche discusso dello spostamento del complesso, ma il cospicuo finanziamento da oltre tre milioni e mezzo, con fondi Po Fesr 2007 - 2013 e la convinzione di un metodo più efficare per la depurazione, ha portato a preferire questa proposta.

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