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Sabato, 27 Aprile 2024
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Nel cantiere di Otranto scovati 18 operai in nero su 33

I finanzieri hanno effettuato un sopralluogo nella zona dove sta sorgendo un villaggio turistico. E' lo stesso dove nel 2007 morì un operaio. Su otto ditte, sette hanno assunto in maniera irregolare

Era il 1° agosto del 2007 quando ad Otranto un giovane operaio, Andrea Sindaco, perse la vita in quel cantiere. Il giorno dopo avrebbe compiuto 34 anni. Una vera tragedia: colpito alla testa in modo fortuito da una grossa pompa idraulica posizionata su un camion, usata per spianare il cemento. Un lungo braccio di 35 metri. Sindaco morì sul colpo. Stava lavorando a quello che all'epoca doveva essere un grosso beauty center, poi modificato in un villaggio turistico, che presto sarà inaugurato nella zona de "I Basiliani", all'ingresso della Città dei Martiri, verso la Valle delle Memorie. Ora, in quel cantiere, sono tornati i finanzieri della compagnia locale, coordinati dal capitano Luca Petrocchi, per un sopralluogo volto a verificare la regolarità dei lavori, soprattutto le modalità d'impiego degli operai.

Ebbene, su otto ditte che, a vario titolo, operano nel cantiere, ben sette sono risultate irregolari, da questo punto di vista. I militari delle "fiamme gialle" hanno infatti verificato, tramite appositi quesiti, la posizione di trentatre lavoratori, accertando come ben diciotto di essi fossero stati impiegati in nero, da ditte operanti nei settori della falegnameria, del giardinaggio e dell'edilizia, incaricate di svolgere opere di ristrutturazione ed arredamento presso la struttura ricettiva. Saranno dunque assunti i provvedimenti del caso. Un dato statistico, che la dice lunga sul fenomeno del sommerso: dall' inizio dell'anno ad oggi, i militari della guardia di finanza del comando provinciale di Lecce hanno individuato complessivamente 225 lavoratori in nero e 43 irregolari.

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