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Domenica, 28 Aprile 2024
I commenti / Rudiae / Viale Giuseppe Grassi

Agguato in pieno giorno, la preoccupazione e gli appelli delle istituzioni

Il messaggio dell’arcivescovo, le parole e le polemiche della politica cittadina su quanto accaduto in viale Grassi. Congedo chiede collaborazione ai cittadini, Stefanazzi presenta un’interrogazione al ministro degli Interni

LECCE – Sconcerto e sgomento, qualche polemica ma anche un appello alla collaborazione dei cittadini per abbattere il muro di omertà: le istituzioni locali, la politica cittadina e non solo, commentano l’agguato avvenuto in pieno giorno, a Lecce, dove in viale Grassi è stato ferito gravemente a colpi di arma da fuoco un 41enne, coinvolto nell’operazione “Final Blow”.

Dopo le parole del primo cittadino, Carlo Salvemini, che aveva spiegato di aver sentito il prefetto e il questore Modeo, ed evidenziato di non sottovalutare l’accaduto ma di aver fiducia negli inquirenti, è intervenuta l’ex sindaca e candidata del centrodestra, Adriana Poli Bortone, che attacca l’amministrazione perché l’episodio odierno dimostrerebbe “un’assenza” istituzionale: “Quanto accaduto oggi è una cosa gravissima, della quale non si può dire che siamo tutti responsabili. Responsabili sono innanzitutto le Istituzioni. Tengo a ricordare che tra le richieste che ho fatto a questa amministrazione, sin dall'inizio, c'era quella di un consiglio comunale monotematico sulla sicurezza”.

Il deputato leccese di Fratelli d’Italia e componente della commissione parlamentare Antimafia, Erio Congedo, sceglie un profilo più basso: “Sono certo che gli inquirenti faranno quanto prima piena luce su quanto accaduto a Lecce, dove un uomo è stato gambizzato in pieno giorno. Alla magistratura e alle forze dell’ordine va il mio più sentito ringraziamento per il lavoro svolto quotidianamente. Auspico che la popolazione, se a conoscenza di fatti utili, possa collaborare con loro ed essere utile nelle indagini. Dimostriamo ancora una volta che il Salento non è una terra omertosa ma onesta e vicina a chi lavora per la nostra sicurezza”.

Sull’accaduto interviene l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, che non nasconde il proprio sgomento per un atto criminale che manifesta un “nuovo riemergere della violenza di stampo mafioso”: “La crescita del nostro Salento – afferma - dipende non solo dall’incremento del turismo e delle attività lavorative, ma anche dalla forza con cui si afferma la legalità. Tale forza esige l’impegno di tutti i cittadini, i quali sono chiamati a collaborare con le forze dell’ordine, a cui va il nostro grato sostegno. Sentiamoci tutti coinvolti nella lotta a ogni forma di mafia”.

Il deputato del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo le iniziative, per quanto di competenza, il governo intenda intraprendere “per contenere i fenomeni criminali” e “l'evidente recrudescenza dei gruppi della criminalità organizzata sul territorio”; e ancora “se intenda provvedere all'immediata convocazione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, quale idonea sede di concertazione delle azioni più adeguate da intraprendere al fine di tutelare i cittadini e salvaguardare la serenità dell'intera comunità”.

Dell’accaduto, intanto, se ne parlerà mercoledì in prefettura, a Lecce, in una riunione del comitato ordine e sicurezza.

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