Anche Lecce in piazza per sostenere la legge contro razzismo e omotransfobia

LECCE - Anche da Lecce parte un segnale di approvazione e condivisone ai principi di tutela contenuti nel disegno di legge proposto dal deputato del Pd, Alessandro Zan. Sono diverse le sensibilità e i rappresentanti delle associazioni provinciali che questo pomeriggio hanno fatto, simbolicamentre e tangibilmente, udire la propria voce in piazza Sant’Oronzo, nel rispetto delle norme anti-covid, a sostegno del disegno di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.

La legge Zan, che porta il nome dei suo proponente, approvata alla Camera il 20 novembre 2020, si riallaccia alla legge Mancino che contrasta i reati di razzismo e prevede il carcere da uno ai quattro anni per chi istiga alla violenza omofobica intervenendo sull'articolo 604 bis del codice penale. C'è poi una parte non repressiva, che mira a diffondere una cultura della tolleranza. In particolare viene istituita una data italiana, il 17 maggio, quale “Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la trans fobia”.  

La manifestazione leccese rientra come parte integrante della mobilitazione nazionale che vedrà il coinvolgimento di molte piazze d’Italia nelle quali, proprio in occasione del 17 maggio, si svolgeranno eventi, manifestazione, presidi e flash mob per chiedere a gran voce una legge efficace contro le violenze e le discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere a disabilità.

Dopo trent’anni anni di attesa, anche l’Italia deve mettersi al passo con l’Europa e approvare una legge contro crimini d’odio e violenza verso le persone Lgbti+, le donne e le persone con disabilità per costruire una società più inclusiva, più giusta e più sicura.

“Chiediamo a gran voce che non venga fatto nessun passo indietro all’approvazione della legge Zan al Senato perché riteniamo essenziale che non venga attuato alcun compromesso al ribasso nell’approvazione definitiva del testo di legge” hanno ribadito i partecipanti al sit-in in piazza, “in particolare nessun compromesso a discapito delle persone trans, che escluderebbe dalle tutele previste le tante identità di genere non inscritte nelle ristrettezze delle identità binarie”.

“Siamo consapevoli che non basti una legge per risolvere problemi radicati” incalzano i pormotori dell’iniziativa, “è necessario un cambiamento sociale e culturale: l’omolesbobitransfobia, la misoginia, l’abilismo vanno affrontati prima di tutto e soprattutto attraverso l’educazione e la formazione, con il contrasto a tutte le forme di minorizzazione e discriminazione, con un welfare universale e inclusivo e investimenti sui servizi pubblici. Per questo auspichiamo che questa legge possa essere un nuovo punto di partenza per ulteriori e altrettanto importanti rivendicazioni”.

Tra i promotori e sostenitori salentini della cosiddetta “legge Zan” i sodalizi di Arcigay Salento, Arcigay Puglia, LeA Liberamente e Apertamente, Ra.Ne - Rainbow Network Aps, Acque associazione per la cultura Queer, Agedo Lecce, I Sentinelli del Salento, Associazione Transparent, Arci Lecce, Arci Zei, Udu Lecce, Link Lecce, Circolo Arci Community Hub Brindisi- Aps, Arci Brindisi, La Collettiva Transfemminista Queer-Brindisi, Qtime-Francavilla Fontana, Pd Lecce, Lecce Città Pubblica, Progetto Civitas, Associazione Calipso, Cgil Lecce, Sinistra Italiana Lecce, 6000 sardine Lecce, Ora Tocca a Noi-Brindisi, Potere al Popolo Brindisi, I Giovani sono il presente-Brindisi, Coordinamento provinciale di Libera Brindisi, Forum per cambiare l’ordine delle cose provincia Brindisi, Anpi Lecce, Anpi Brindisi, Seyf-South Europe Youth Forum, Associazione Prossima-Lecce, Sinistra Italiana Salento, Casa del Popolo Silvia Picci-Lecce, Amnesty Internazional Lecce, Uds Lecce, Uaar Lecce.