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Leccese, riconosciuto lo stato di ‘indennità da brucellosi’ bovina e ovicaprina

Per anni ha rappresentato un flagello per le popolazioni del Salento: ora questo risultato, grazie all’attività dei servizi veterinari di sanità animale dell’Asl Lecce, rappresenta un traguardo per la sicurezza alimentare

LECCE - È stato riconosciuto alla provincia di Lecce lo stato di ‘indennità da brucellosi’ bovina e ovicaprina grazie all’attività dei servizi veterinari di sanità animale della Asl Lecce. Il regolamento (CE) 14/07/2022 n. 2022/1218/UE, infatti, ha inserito il Leccese tra le zone geografiche indenni dalla famigerata “febbre maltese” dell’uomo. La brucellosi ha rappresentato per decenni un flagello per le popolazioni del Salento, ma questa svolta rappresenta un rilevante traguardo per la sicurezza alimentare e per l’economia dei prodotti lattiero caseari della nostra provincia.

Il regolamento (CE) 15-4-2021 n. 2021/620/UE aveva peraltro già stabilito lo stato di provincia indenne da brucellosi bovina e bufalina. Viene così riconosciuta e premiata l’attività dei servizi veterinari di sanità animale della Asl Lecce che, nel corso degli ultimi anni, hanno effettuato centinaia di migliaia di controlli clinici e sierologici su tutti i bovini, gli ovini e i caprini allevati sul territorio, identificando individualmente tutti gli animali e registrando i dati di ogni controllo sul sistema informativo veterinario (www.vetinfo.it).

Questa prassi, oltre a valorizzare il patrimonio zootecnico della provincia e le relative filiere produttive, offre una maggiore garanzia di sicurezza alimentare per il consumatore e si colloca come importante tassello in una visione One Health della sanità pubblica. Il principale compito dei servizi veterinari di sanità animale è difatti la lotta alle malattie trasmissibili tra gli animali e da questi all’uomo, anche attraverso la filiera alimentare.

Rimane fondamentale il comportamento del cittadino - consumatore che deve, con oculatezza, acquistare i prodotti alimentari, conservati in modo proprio al momento della vendita, attraverso filiere di produzione riconosciute: è un dovere civico comunicare agli uffici del dipartimento di prevenzione della Asl, qualsiasi anomalia si rilevi sia sui prodotti acquistati sia sullo stato igienico sanitario dei punti vendita.

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