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Elezioni Consigli forensi, la Corte Costituzionale: “Legittimo il divieto di terzo mandato”

Ritenute infondate le questioni sollevate dal Consiglio nazionale forense: "La norma non ha carattere retroattivo e garantisce un ragionevole bilanciamento con le esigenze di rinnovamento e di parità nell’accesso alle cariche forensi”

ROMA - E’ legittimo il divieto di terzo mandato consecutivo dei componenti dei Consigli circondariali forensi, previsto dalla legge n. 113/2017. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che si è riunita oggi in camera di consiglio per discutere le questioni sollevate dal Consiglio nazionale forense (Cnf).

La decisione avrà degli effetti anche nel Foro di Lecce, dove nel Consiglio eletto poco più di un mese fa, ci sono sei consiglieri al terzo mandato: la presidente Roberta Altavilla, il segretario Vincenzo Caprioli, la tesoriera Luigia Fiorenza, e gli avvocati Simona Bortone e Raffaele Fatano.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane, ma intanto l’ufficio stampa del Palazzo della Consulta fa sapere che al termine della discussione le argomentazioni sono state dichiarate infondate. E’ stato escluso che il divieto in questione – è comunque consentita la ricandidabilità dopo un quadriennio di sosta - violi il diritto di elettorato passivo degli iscritti.

I giudici costituzionali hanno considerato che la norma censurata realizzi “un ragionevole bilanciamento con le esigenze di rinnovamento e di parità nell’accesso alle cariche forensi” e non abbia carattere retroattivo, come già affermato dalle sezioni unite della Corte di Cassazione (sentenza n. 32.781/2018).

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