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Giorno della Memoria: da Lecce collegamento con i giovani a Cracovia

A Palazzo dei Celestini la cerimonia con il prefetto Cucinotta e il presidente della Provincia, Minerva con gli interventi della delegazione del Treno della Memoria

LECCE – Si è svolta questa mattina in prefettura la celebrazione del Giorno della Memoria per ricordare le vittime della Shoah e tutti coloro che, in vario modo, si opposero al progetto di sterminio messo a punto e portato avanti dai nazisti.

La manifestazione si è svolta alla presenza del prefetto, Maria Teresa Cucinotta, e del presidente della Provincia, Stefano Minerva, con momenti di teatro e musica a cura degli studenti dell’Istituto comprensivo “Cosimo De Giorgi” di Lizzanello e Merine e del Liceo Scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce.

Come ogni anno sono state consegnate della Medaglie d’onore a concittadini salentini, concesse dal Presidente della Repubblica con proprio decreto, per essere stati deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Tra gli insigniti, Donato Giovanni De Pascalis, di 96 anni (se ne riferisce in un articolo a parte). 

"Il seme della paura e dell'odio ancora oggi viene alimentato – ha commentato il presidente Minerva -. Lo tocchiamo con mano con le parole di disprezzo verso il prossimo, dimenticando che si è tutti esseri umani. E troppo spesso siamo silenti rispetto a questo. Auschwitz  ci ricorda che chi dimentica la storia è costretto a ripeterla.  Ecco, ai nostri ragazzi chiediamo di costruire un mondo migliore, nella convinzione che ogni persona che abbiamo accanto è un essere umano e che ha diritto alla vita come noi".

Durante la cerimonia c’è stato un collegamento con Cracovia dove è in corso di svolgimento la 15esima edizione del Treno della Memoria, iniziativa che fino ad oggi ha consentito a 40mila giovani di visitare i luoghi dello sterminio. Sono intervenuti Paolo Paticchio, che è il presidente dell’associazione, Christel Antonazzo, presidente dell’associazione Terra del Fuoco Mediterranea, Stefano Cocciolo, che insegna Italiano e Storia al “De Viti De Marco di Casarano” e la studentessa Francesca Lecci.

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