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Tra le prime 10 per open data

Lecce tra le 26 città digitali d’Italia: tre passi in avanti rispetto al 2021

La classifica ICity Rank misura la trasformazione della pubblica amministrazione in otto settori tramite 35 indicatori

LECCE – L’erba del vicino non è sempre più verde, almeno secondo il rapporto ICity Rank 2022 di Fpa (Forum pubblica amministrazione). La classifica quantifica l’indice di trasformazione digitale attraverso l’analisi di otto settori con 35 indicatori basati su 150 variabili: servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, open data, apertura, wifi pubbico, app municipali e Internet of Things.

Lecce scala tre posizioni rispetto alla graduatoria dello scorso anno e ora occupa la 24esima posizione tra i comuni capoluogo d’Italia. Al Sud fanno meglio solo tre capoluoghi di regione: Cagliari (nono posto), Palermo (15esimo) Bari (20esimo). Con il miglioramento delle sue performance Lecce si colloca quindi tra le 26 realtà “digitali” del Belpaese: così sono definite le città in cui le nuove tecnologie possono essere usate in modo diffuso, organico e continuativo. Nella categoria degli open data, in particolare, Lecce è all’ottavo posto, unica città del Mezzogiorno tra le prime dieci.

L'assessore Christian Gnonim che tra le sue deleghe ha quella all'Innovazione Tecnologica si dice soddisfatto, ma non appagato: “È un risultato che rende merito al lavoro fatto negli ultimi anni dal dirigente e dai dipendenti del Settore Servizi Informativi e iniziato con l'ex vicesindaco Alessandro Delli Noci, con l'obiettivo di rendere il Comune sempre più al passo con l'innovazione tecnologica. Che – occorre dirlo – viaggia a grande velocità. Ragion per cui noi ci sentiamo ancora di più spronati a fare meglio approfittando, in questo momento storico, delle possibilità che ci vengono date dai bandi del Pnrr”.

A tal proposito, l’esponente di giunta ha ricordato lo stanziamento, già ottenuto di 320mila euro per finanziare il completamento della migrazione in cloud dei sistemi informatici e degli ambienti di elaborazione dati: “Questo rappresenterà una vera e propria rivoluzione per i servizi digitali utilizzati da molti settori chiave della nostra amministrazione, come Anagrafe e Tributi. Nei prossimi anni, contiamo, insomma, di fornire alla città servizi ancora più veloci ed efficienti”.

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