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Basta sprechi alimentari: una campagna per diffondere la food-bag

Il sindaco di Lecce e delegato Anci ai rifiuti, Carlo Salvemini, ha presentato oggi l'iniziativa che avrà come testimonial Neri Marcorè. Si coinvolgeranno gli esercizi di ristorazione italiani a promuovere la pratica dell’asporto del cibo avanzato 

LECCE – Portare a casa gli avanzi del cibo rimasto dopo un lauto pasto al ristorante è una pratica molto diffusa, e non da oggi, nei paesi anglosassoni. Ma in Italia ancora non trova terreno fertile e dietro vi sono motivazioni, il più delle volte, di tipo culturale. E pensare che se tutti adottassero quest’usanza, si abbatterebbero gli sprechi alimentari.

Proprio per promuovere la food-bag nella ristorazione, è stata ideata una la campagna nazionale “Bis!”. Realizzata dall’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) e finanziata dal ministero della Transizione ecologica, è stata presentata oggi a Roma nella sede nazionale dell’associazione. A illustrare l’iniziativa c’erano la sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava, e il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, in qualità di delegato di Anci ai rifiuti. Con loro, Giuseppina Carnimeo, direttrice generale di Cial (Consorzio nazionale imballaggi in alluminio), Rocco Pozzulo, presidente della Federazione italiana cuochi e l’attore Neri Marcorè, quest’ultimo nelle vesti di testimonial della campagna, prevista dalla Legge 166/2016 sugli sprechi alimentari (la cosiddetta Legge Gadda).

L’obiettivo è coinvolgere gli esercizi di ristorazione verso l’adozione di misure e strumenti di comunicazione, rivolti ai propri clienti, che promuovano la pratica dell’asporto del cibo avanzato.  Grazie alla collaborazione con il Cial, le prime 250 attività di ristorazione che aderiranno alla campagna riceveranno un “kit di benvenuto” composto da circa 200 contenitori da asporto e materiali di comunicazione da utilizzare nel proprio locale.

A supporto della campagna e delle attività di sensibilizzazione attivate dai ristoratori nei confronti dei propri clienti, sono stati predisposti diversi materiali di comunicazione (spot audio, pillole video, banner web, materiale grafico), liberamente scaricabili dal sito web di progetto all’indirizzo https://sprecoalimentare.anci.it/materiali-di-comunicazione/

Per aderire alla campagna, le attività di ristorazione dovranno inviare la propria richiesta di adesione dal seguente indirizzo: https://sprecoalimentare.anci.it/ristorazione/indagine-spreco-alimentare/adesione.

La campagna contro lo spreco alimentare fa parte di un progetto più ampio sulla riduzione degli sprechi alimentari finanziato dal ministero della Transizione ecologica, che prevede anche linee specifiche di attività per la revenzione degli sprechi alimentari nella ristorazione scolastica, la misurazione dei rifiuti evitati attraverso l’utilizzo della “food-bag” e la predisposizione di quaderni operativi per il recupero delle eccedenze alimentari rivolti agli enti locali.

“Rinunciare a portare a casa il cibo che non finiamo di consumare al ristorante è come uscire lasciando le luci accese”, dice il sindaco Salvemini. “Occorre maturare questa consapevolezza per avere la corretta percezione dell’impatto che lo spreco alimentare genera sull’ambiente e sull’economia. E siccome la lotta agli sprechi è fondamento dell’economia circolare, Anci, Mite, Cial e Federazione italiana cuochi lanciano questa campagna che punta a caratterizzare come virtuoso un comportamento oggi ancora troppo poco adottato. Per produrre ciò che viene sprecato impieghiamo risorse, energie e denaro sottratti ad altri scopi: dovere civico di tutti noi è non gettare, insieme al cibo, tutti questi sforzi e queste risorse nella pattumiera. L’uso della food bag – conclude Salvemini - deve diventare una consuetudine e sono felice che già numerose attività di ristorazione abbiano aderito, dimostrando che la sensibilità e la buona volontà per compiere passi in avanti sono già mature”.

“Per contrastare lo spreco e promuovere la riduzione dei rifiuti il Mite ha sottoscritto questo importante accordo con l’Anci”, afferma la sottosegretaria Gava. “Ancora una volta i Comuni sono in prima linea per una importante battaglia come quella contro lo spreco alimentare, per avere un’Italia più sostenibile. Nessuno più degli enti locali conosce bene i suoi cittadini, sa come coinvolgerli in un progetto: ecco perché il Mite non ha esitato a sostenere questa importante iniziativa per creare una rete capace davvero di fare la differenza”.

“Cial – evidenzia la direttrice Carnimeo - ha aderito con entusiasmo alla campagna Bis! mettendo a frutto le esperienze maturate in questi anni nello sviluppo di campagne di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare, organizzate in collaborazione con diversi Comuni italiani, proprio attraverso la disponibilità di vaschette in alluminio, idonee e sicure per il trasporto e la conservazione del cibo, funzionali alla pratica del food bag e del take away e, principalmente,  riciclabili all’infinito, in linea con i principi dell'economia circolare.”

“Per noi cuochi italiani la riduzione dello spreco alimentare è un obiettivo fondamentale, da perseguire quotidianamente nelle nostre cucine”, sottolinea Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi. “Ringraziamo Anci per aver coinvolto la Federazione italiana cuochi nel progetto Bis!, attraverso il quale abbiamo la possibilità di sensibilizzare anche i nostri ospiti su una tematica di sostenibilità di attualità e di vitale importanza per il nostro pianeta”.

“La nostra generazione è la prima che deve misurarsi in modo serio con il tema della distruzione delle risorse naturali: per questo è molto importante che si torni alla riscoperta di valori e pratiche antispreco già usate in modo automatico dai nostri nonni”, ricorda Neri Marcorè. “Bisogna seminare dal basso partendo dalle scuole e dai Comuni per lasciare questa consapevolezza rafforzata in eredità virtuosa alle nuove generazioni”.

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