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Venerdì, 26 Aprile 2024
Le precisazioni di Cantobelli

Il presidente di Sgm frena la mobilitazione: “Premi di risultato garantiti”

Il numero uno della società partecipata espone la posizione dell’azienda rispetto alle rivendicazioni delle sigle sindacali. Chiariti anche alcuni aspetti legati all’equità di trattamento dei lavoratori e all’attivazione del nuovo piano del trasporto pubblico locale

LECCE - Modifiche alla struttura del premio di risultato, equità di trattamento di tutti i lavoratori e attivazione del nuovo piano del trasporto pubblico locale: come preannunciato lo scorso 6 giugno, le frizioni sindacali all’interno di Sgm hanno portato ad un nuovo giorno di stop con bus fermi per oltre tre ore e un’adesione allo sciopero superiore al 90 per cento dell’intera platea dei lavoratori della società partecipata del Comune di Lecce.

Ma sulle rivendicazioni contenute anche nel volantino veicolato oggi da Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl-Autoferro, ancor prima dell’incontro chiarificatore a palazzo di città di questa mattina, a seguito del sit-in di protesta, il presidente di Sgm, Francesco Cantobelli, aveva inteso prendere posizione e dare contezza delle questioni lamentate dai lavoratori esplicitando, in qualità di controparte interessata, la visione dell’azienda del trasporti.

“Fermo il riconoscimento del legittimo esercizio del diritto di sciopero” esordisce Cantobelli, “ritengo, a tutela dell’immagine di Sgm, comunque necessario chiarire, a beneficio dei dipendenti e dei soci, nonché della città, alcune inesattezze contenute nel manifesto con il quale è stato indetto lo sciopero".

"E’ vero che la mancanza dei ricavi dovuti al periodo di pandemia da Covid ha comportato l’impossibilità di distribuire ai dipendenti il premio nel 2020, ma è altrettanto vero che gli stessi hanno regolarmente percepito, nella misura massima possibile, quello per l’anno 2021, fatta eccezione per quei pochissimi casi in cui il premio non è stato percepito in ragione del mancato raggiungimento degli obiettivi individuali, stabiliti di comune accordo con le stesse organizzazioni sindacali, nell’ambito della contrattazione aziendale di secondo livello”.

I premi di risultato

Il presidente della società partecipata ha ricostruito i passaggi secondo i quali dalla scadenza della contrattazione, i sindacati hanno formulato una proposta volta ad una radicale modifica del premio di risultato nel senso di renderlo più simile ad una voce di retribuzione fissa.

A tale proposta l’azienda non avrebbe quindi, secondo la versione resa da Sgm, opposto alcuna chiusura, esponendo in tutte le sedi la propria disponibilità ad affrontare il tema una volta che si fosse definito il procedimento per la pubblicizzazione della società e fossero stati definiti i termini del nuovo affidamento dei servizi, così da avere chiare le risorse di cui avrebbe avuto disponibilità.

“Allo stesso modo l’azienda ha comunque inteso assicurare il riconoscimento del premio di risultato anche per l’anno 2022 a tutti i dipendenti” chiarisce ancora Cantobelli, “offrendo alle organizzazioni sindacali la sottoscrizione di un accordo con il quale prorogare la struttura del premio vigente fino al 2021, offrendosi altresì di estenderne l’applicazione anche ai nuovi assunti che altrimenti ne sarebbero rimasti esclusi”. Tale proposta secondo i vertici di Sgm non ha incontrato il favore dei sindacati che hanno quindi ritenuto di attivare la procedura di raffreddamento conclusasi in prefettura.

Nuovo piano di esercizio

L’approssimarsi dell’avvio del nuovo piano di esercizio ha determinato inoltre l’insorgere di altre questioni di cui la più rilevante è stata, per i dipendenti, l’applicazione dell’orario medio, previsto dal contratto nazionale di categoria, che sebbene non comporti una diminuzione della retribuzione, impone di corrispondere i corrispettivi per lavoro straordinario a conguaglio ogni 26 settimane.

Per tale motivo e nonostante la chiusura negativa del tavolo in prefettura, Sgm precisa di essersi fatta carico comunque di convocare tutti sindacati per proporre il momentaneo accantonamento delle richieste finalizzate alla modifica del premio di risultato ed un accordo che prevedesse invece un’applicazione graduale dell’orario medio con la finalità di mitigarne gli effetti immediati.

“Sicché, nel caso di accettazione della proposta dell’azienda” puntualizza sempre il presidente Cantobelli, “i dipendenti, tutti e senza alcuna distinzione, per il 2022 avrebbero avuto assicurato il premio di risultato, un’applicazione graduale dell’orario medio, l’impegno di affrontare in autunno il tema di una contrattazione di secondo livello nell’ambito della quale regolare, con reciproca soddisfazione, ogni rapporto”

La replica alle accuse

In conclusione Cantobelli ha inteso respingere le accuse dirette ad una sorta di contrattazione “morbida” concessa solo agli iscritti di due sole sigle sindacali che rappresenterebbero tra l’altro solo il 10 per cento dei dipendenti in organico.

“Quanto alla pesante e ingiustificata accusa formulata dalle organizzazioni sindacali, circa l’esistenza di presunti sindacati di comodo, non posso che contestare l’affermazione replicando di aver sempre prestato pari attenzione a tutti i sindacati riconosciuti” replica Cantobelli, “sempre perseguendo l’obiettivo di curare corrette relazioni industriali. Né francamente possono essere ritenuti sindacati di comodo le organizzazioni, peraltro tutte firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore che, nel corso della trattativa, assumano posizioni differenti, tutte comunque parimenti legittime alla luce dei principi di autonomia e libertà sindacale sanciti dalla Costituzione, e addivengano alla diversa opzione di accettare la proposta dell’azienda”.

In ultimo il presidente di Sgm ha chiarito altresì che il nuovo programma di esercizio “è stato oggetto di ampio ed esaustivo esame congiunto tra l’azienda e le rappresentanze sindacali aziendali, anche afferenti alle organizzazioni scioperanti, nonché di numerosi ed ampi incontri illustrativi con tutto il personale viaggiante aziendale, ai quali sono sempre state invitate a partecipare le rappresentanze aziendali, in uno spirito di assoluta collaborazione tra le parti sociali aziendali".

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