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Residenti preoccupati

San Lazzaro, “pericolosità estrema” per 67 pini: sostituiti con 136 nuovi alberi

Presentato il piano di messa in sicurezza redatto con gli agronomi che hanno verificato la condizione di ciascuna pianta e scelto le specie per la compensazione. Negli ultimi anni sempre più cedimenti, l'ultimo dei quali l'11 di gennaio

LECCE - Per arginare il problema del cedimento degli alberi e diminuire il più possibile i rischi per l’incolumità di persone e cose, l’amministrazione ha preparato un piano di messa in sicurezza che partirà dal quartiere San Lazzaro, dal Campo Montefusco e dalla Villa Comunale.

La scelta è motivata dal numero di episodi che hanno interessato le aree cittadine in questione: gli ultimi proprio di recente, l’11 gennaio in via Casotti e il 21 dello stesso mese in via Smaldone (lungo la recinzione della zona sportiva). Davanti a un fenomeno sempre più frequente i residenti chiedono condizioni di maggiore sicurezza.

Il programma degli interventi è stato preparato in coerenza con il Piano delle alberature - da poco in vigore come stralcio del più ampio Piano del verde - che sostanzialmente prevede tre passaggi fondamentali, come ha ricordato nella conferenza di questa mattina il sindaco, Carlo Salvemini: la certificazione della valutazione fitosanitaria e della verifica di stabilità da parte di un agronomo forestale (in questo caso Gianluca Cannoletta), la comunicazione alla cittadinanza, la compensazione degli alberi abbattuti con altri di nuovo innesto, più adatti al contesto urbano. Questo lavoro poi si innesta sui dati emersi dal censimento del patrimonio arboreo che è stato curato da un altro agronomo, Fabio Ippolito.

Le vie interessate dagli interventi

Nel dettaglio, illustrato dall’assessora all’Ambiente Angela Valli, si parla di 67 Pini d’Aleppo classificati come “di pericolosità estrema” e per questo da sostituire: 8 si trovano in via Gentile, 11 tra via Tafuro e via Guarini, 10 su via Casotti, 8 su via Regina Elena, 14 su via Da Vinci, 16 su via Schiavoni.

Poi c’è l’elenco delle potature cosiddette di equilibrio che riguarderanno altri 97 alberi: 32 su via Gentile, 11 tra via Tafuro e via Guarini, 41 su via Guarini, 4 su via Da Vinci e 9 su via Schiavoni.

Il dirigente del settore Ambiente, Francesco Magnolo, ha detto in conferenza che l’affidamento dei lavori avverrà formalizzato nei prossimi giorni ma c’è già una prima scaletta degli interventi: abbattimento e potatura, asportazione del ceppo e quindi piantumazione dei nuovi alberi, compresi quelli destinati alle aiuole dove le piante abbattute negli anni non sono state mai sostituite.

Subito 96 nuovi alberI

Le nuove alberature, scelte per il quartiere San Lazzaro dall’agronomo paesaggista Francesco Tarantino, saranno 96 in una prima fase e altre 40 in una seconda. Le specie individuate sono il Ligustro, il Ligustro variegato, l’Albero di Giuda, Photinia e Eugenia myrtifolia (Ligustro e Albero di Giuda sono già presenti nel quartiere). Hanno caratteristiche simili: una certa resistenza a stress climatici e malattie, chioma contenuta e scarsa interferenza dell’apparato radicale con marciapiedi e sottoservizi.

Gli alberi di nuovo innesto avranno minimo tre anni di età e per i tre anni successivi alla piantumazione saranno irrigati periodicamente dalla ditta appaltatrice che sarà tenuta anche a rimpiazzare quelle piante che non dovessero attecchire. Nel complesso l’operazione presentata oggi ha un costo di 160mila euro, importo che si aggiunge a quello della manutenzione ordinaria: l’inizio dei lavori è previsto per la fine di febbraio e la durata degli stessi è stimata in due mesi. Per quanto riguarda il Campo Montefusco, sono emerse criticità considerate irreversibili per 14 Pini d’Aleppo, nella Villa Comunale saranno rimossi altri due.

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