rotate-mobile
Oltre 158mila in tutta la regione

Consumo suolo in Puglia, Salento in cima: 40mila gli ettari persi

Terreni "mangiati" da cemento, abbandono e fotovoltaico a terra: i numeri di Coldiretti sulla base dei dati Ispra

LECCE – L’abbandono e la cementificazione ma anche gli impianti fotovoltaici a terra: sono tante le ragioni che portano al consumo del suolo, un problema che tocca da vicino la Puglia e dove, nel 2021, risultano ‘mangiati’ cinque chilometri quadrati di suolo e sono andati persi altri 500 ettari di campagne. Sono alcuni dei dati raccolti da Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Ispra, che evidenziano come, nella regione, siano 158.692 gli ettari di suolo consumato: in cima alla classifica si posiziona la provincia di Lecce con quasi 40mila ettari “mangiati”, seguita da Bari con 37mila, Foggia con più di 27mila ettari consumati, Taranto con oltre 23mila, Brindisi con quasi 20mila e la provincia della BAT con circa 11mila ettari di suolo consumato.

“A questa situazione – sottolinea la Coldiretti regionale - non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile a causa dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili.  Per questo va difeso il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne”.

La situazione è aggravata dai cambiamenti climatici che anche nel 2022 hanno fatto perdere in Puglia il 21% della produzione e il 6,2% in valore, a causa di grandinate, gelate, tornado, siccità e nubifragi, con il rischio di dissesto idrogeologico che interessa 230 su 257 i comuni pugliesi e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.

“Gli eventi climatici estremi hanno falcidiato tutte le produzioni, con la siccità che ha ridotto allo stremo le campagne in Puglia, facendo perdere in media 1/3 delle produzioni – denuncia Coldiretti Puglia – da oltre il 50% delle olive al 35% della frutta e della verdura, del grano, delle foraggere per l’alimentazione del bestiame, del miele, del pomodoro, con gravi danni anche sugli allevamenti di cozze e ostriche e una riduzione della produzione di latte nelle stalle”.

Il consumo di suolo agricolo a causa degli impianti di fotovoltaico a terra, tra l’altro, minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori, con la multifunzionalità energetica che va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali: “Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo attesa da quasi un decennio e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio, ma sono anche necessari – conclude Coldiretti -  interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini per l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e usarla quando serve in modo da gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e aumentare la capacità produttiva”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consumo suolo in Puglia, Salento in cima: 40mila gli ettari persi

LeccePrima è in caricamento