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Ex Bat, fronte comune al ministero: difesa della destinazione produttiva del sito

Incontro a Roma: il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, intende evitare ipotesi di speculazione sullo stabilimento leccese. Altro fronte di iniziativa congiunta con la Regione la ricerca di investitori interessati al ricollocamento

LECCE – Evitare che lo stabilimento divenga oggetto di speculazione, individuare gli strumenti per prolungare gli ammortizzatori sociali in scadenza a dicembre e avviare un processo di individuazione di investitori interessati ad investire nello stabilimento leccese o ad assumere le maestranze che vi erano impiegate.

Nella vertenza ex Bat le istituzioni provano a fare quadrato e sarebbero già state avvicinate importanti realtà italiane per cercare di raddrizzare il corso di una vicenda nella quale, come sempre accade in questi casi, i lavoratori stanno pagando un prezzo altissimo.

Questa mattina si è tenuto un incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico: sul primo punto il ministero ha garantito la massima vigilanza, mentre il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova ha chiarito che non sarà consentito un utilizzo diverso di quello a beneficio dei lavoratori: “La destinazione d’uso deve rimanere quella produttiva – ha ribadito l’esponente del governo – a disposizione di chi intende fare un vero ricollocamento e qualora non andasse in porto l’operazione siamo pronti a presentare un memorandum in aggiunta agli atti già inoltrati dai lavoratori alla magistratura”. La proprietà dello stabilimento è della società Inser sulle cui intenzioni il ministero vuole la massima chiarezza.

Hanno partecipato all’incontro anche  l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, e l’assessore con delega alle Politiche del lavoro del Comune di Lecce, Alessandro Delli Noci oltre ai rappresentanti sindacali territoriali e nazionali. 

“E’ una vertenza difficile – ha spiegato Loredana Capone in una nota a margine dell’incontro - per la quale le aziende che sono state coinvolte in passato spesso non hanno collaborato per la risoluzione. Per questo è necessario un’ulteriore ricerca di imprenditori interessati alla reindustrializzazione e alla ricollocazione del personale, anche grazie agli incentivi regionali. Il ministero dello Sviluppo Economico si è impegnato a proseguire nella attività di scouting”.

“Ho ribadito infine il massimo impegno della Regione Puglia – ha proseguito Capone - per strutturare una ricerca di imprenditori, verificando i profili professionali di tutti i lavoratori ex Bat, che hanno fino ad ora avuto adeguata formazione. Ho inoltre chiarito che a breve verrà attivato un incontro con i rappresentanti del distretto dell’Aeronautica proprio per poter verificare l’utilizzo delle professionalità dei lavoratori ex Bat”.

Delli Noci ha così commentato: “Siamo fiduciosi per gli impegni assunti oggi dal ministero in favore dei lavoratori. Speriamo che si trovi una soluzione al più presto e che venga avviata una vera riconversione. La prossima settimana convocheremo una riunione a Palazzo Carafa con Alluxmetal e i sindacati per verificare lo stato dei lavori per l’avvio dell’attività della stessa azienda su Lecce”.  L’impegno assunto è quello di assorbire 19 unità.

Antonio Nicolì, segretario generale della Cisl di Lecce e Maurizio Longo, segretario provinciale della Fim Cisl Lecce hanno sottolineato che  “l’obiettivo è innanzitutto quello di preservare la disponibilità degli immobili ex Bat per attrarre investimenti industriali ed impedire un’altra speculazione ai danni di lavoratori e territorio. Riteniamo positivo l’impegno del governo e della regione Puglia a finanziare un’attività di ricerca di nuovi investitori”.

“Nel prossimo incontro – hanno concluso i segretari – sarà presentato l’advisor incaricato di tale ricerca. Intanto con la Regione cercheremo le soluzioni per proteggere quei lavoratori che già a fine anno perderebbero ogni sostegno al reddito”. Il tavolo ministeriale è stato aggiornato la 24 novembre. 

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