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Economia

Rigenerazione agricola e del paesaggio: con il Dajs tre progetti per 130 milioni

Seconda tappa per illustrare la proposta di riforestazione e rilancio dell'agricoltura salentina. Il presidente Piccino: "Ci vuole la collaborazione dei sindaci per un futuro green e sostenibile"

LECCE - Il progetto di rigenerazione agricola e di riforestazione, redatto dal Distretto agroalimentare di qualità jonico salentino (Dajs) è stato illustrato martedì a Palazzo Carafa davanto a una platea numerosa di sindaci e amministratori del territorio. Si tratta del secondo incontro, dopo quello iniziale che si era tenuto a Parabita per il basso Salento.

Pantaleo Piccino, presidente del Dajs, ha spiegato che la proposta interessa il Salento nella sua accezione storica e culturale, inclusiva quindi delle province di Brindisi e Taranto oltre che di quella di Lecce: "Un Salento che deve comunque ritornare verde, deve tornare respirabile, deve tornare bello. E lo potrà fare grazie a tre ambiziosi e innovativi progetti di rigenerazione sostenibile, coordinati dal Dajs per un totale di 130 milioni di euro da spendere nei prossimi due anni. I progetti si muovono però grazie alla motivazione e alla passione degli uomini. Per questo il Dajs ha chiesto la collaborazione di tutti i sindaci per coinvolgere le comunità al fine di riprogettare un futuro green e sostenibile per il territorio".

Il piano prevede la messa in rete di tutto il sistema della conoscenza scientifica della Puglia, tra cui Università del Salento, Istituto Agronomico Mediterraneo, il Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, il Centro Nazionale Ricerche, Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari. “È in campo un team straordinario di ricercatori - ha commentatoTeodoro Miano, docente e componente del comitato tecnico scientifico del Dajs - coordinati dal comitato tecnico-scientifico che accompagnerà circa 200 aziende delle province di Lecce, Brindisi e Taranto in un percorso in cui ci sarà un flusso bilaterale di informazioni: dalle aziende, con tutto il know-how agricolo, ai ricercatori e viceversa, per pensare e disegnare le migliori soluzioni possibili per la rigenerazione di un territorio sfregiato in modo devastante dalla xylella”.

Il rettore dell'Università del Salento Fabio Pollice ha parlato dell'importanza di una architettura sociale: "Abbiamo un territorio che è un laboratorio di sostenibilità e se voi vorrete lo sarà anche a livello di innovazione, perché dobbiamo comprendere che dare una nuova prospettiva al paesaggio non è soltanto un beneficio economico, ma un riscatto sociale, ed un valore culturale". All'incontro di Lecce ha partecipato anche l'assessora regionale al Paesaggio e all'Urbanistica Anna Grazia Maraschio: "Dobbiamo ridare bellezza al nostro paesaggio - ha detto - e in questo la Regione Puglia è impegnata a dialogare con gli istituti di ricerca per dare impulso a questa fondamentale tensione ideale che dovrà animare gli sforzi di tutti nei prossimi anni".

Maurizio Mazzeo, direttore del Dajs, ha comunicato che è stato approntato un questionario attraverso il quale le amministrazioni comunali possono dichiarare la propria disponibilità, insieme ai privati, segnalando quei terreni che possono essere candidati ad azioni di riforestazione. Nel corso del dibattito che ne è seguito, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini che ha posto l'urgenza di una comunicazione efficace e di una campagna di sensibilizzazione in grado di trasferire alle comunità i bisogni emersi in questo avvio di progetto e le finalità da raggiungere, chiarendo tempi e strumenti per portare a compimento il piano. Il prossimo incontro è in programma a Maglie, lunedì 13 settembre.

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