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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Gasdotto Tap, a Saipem contratto per tratta offshore e tunnel a San Foca

Aggiudicato l'appalto per i lavori lungo oltre 100 chilometri nell'Adriatico. La società del gruppo Eni tornerebbe in gioco anche per il North Stream 2

LECCE - Tap ha aggiudicato a Saipem il contratto della sezione offshore del progetto di gasdotto tra l'Albania e l'Italia, della lunghezza di 105 chilometri ad una profondità massima di 820 metri. 

L'appalto affidato alla società, che è uno dei leader mondiali nei servizi per l'industria dell'estrazione e della lavorazione del petrolio e del gas, prevede anche la relizzazione del tunnel e delle opere di ingegneria civile nei punti d'approdo, tanto nel paese delle aquile che sul litorale di San Foca, la posa in mare della condotta, l'installazione in mare del cavo in fibra ottica e le relative indagini preliminari, attività per le quali Saipem ha già destinato la nave posatubi Castoro Sei e il pontone per scavo, posa e rinterro Castoro dieci.

Ian Bradshaw, Managing Director di Tap, ha commentato: "Desidero congratularmi con Saipem Spa per essersi aggiudicata un incarico così importante e ringraziare allo stesso tempo tutte le aziende che hanno partecipato alla gara. Se è vero che la costruzione del tratto offshore pone delle sfide specifiche, la robustezza dell’offerta tecnica di Saipem Spa, il solido curriculum che vanta in termini di sicurezza e il team di specialisti di grande esperienza che l’azienda ha messo in campo ci rassicurano sul fatto che i lavori saranno eseguiti secondo i più alti standard e nel rispetto delle migliori prassi del settore".  

La notizia è stata annunciata a ridosso delle indiscrezioni che vedono Saipem coinvolta anche nella costruzione del corridoio North Stream 2, progettato per trasportare il gas dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico. Secondo il Fatto Quotidiano, Mosca rimedierebbe così al contenzioso in corso davanti alla Camera arbitrale di Parigi per l'annullamento del South Stream che prevedeva l'attraversamento del Mar Nero e dei Balcani e che vedeva l'Eni, azionista di Saipem, in prima fila. 

D'altra parte l'impulso decisivo per il gasdotto Tap, che punta a rifornire l'Europa con il gas dell'Azerbaijan, è venuto di pari passo con le resistenze opposte in sede europea al South Stream. Ma il quadro delle relazioni internazionali ora sembra mutato in una direzione di maggiore distensione con Mosca e una prova in questo senso starebbe anche nel recente accordo tra Gazprom ed Eni (febbraio 2016) per il gasdotto Ig-Poseidon che prevede l'approdo a Otranto e il cui iter era giunto a positiva conclusione ben prima di quello di Tap, salvo poi arenarsi. 

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