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Mediterranea 2008, appuntamento nel segno di Gershwin

Per il cartellone di "Mediterranea 2008", la rassegna di spettacoli e concerti promossa dal Comune di Lecce, l'Orchestra della Fondazione "Tito Schipa" propone una produzione monografica, incentrata sulla musica di George Gershwin. In programma le composizioni più celebri del compositore americano, che ne segnarono la fama grazie al fortunato punto di incrocio tra moduli jazzistici e grande tradizione classica e sinfonica. Troviamo così, in apertura, la Rapsodia in blu, nata dall'incontro di Gershwin con Paul Whiteman, il direttore dell'orchestra jazz di New York. Pensata come brano per due pianoforti, la Rapsodia venne poi arrangiata per pianoforte e big band, per essere eseguita, con lo stesso Gerhwin al pianoforte, a New York in una serata memorabile del ‘24, nella quale erano presenti anche Stravinskij e Rachmaninov, accolta da uno straordinario successo.

Si tratta indubbiamente di una pagina che cattura il pubblico fin dal celeberrimo glissato del clarinetto in apertura, per proseguire in un caleidoscopio di generi, dal jazz al blues, dal respiro sinfonico a quello dell'improvvisazione e del virtuosismo strumentale. In veste di solista troviamo nella serata la pianista ucraina Dinara Nadzhafova, nel 2007 Secondo Premio ex-aequo al prestigioso Concorso Internazionale Pianistico "F. Busoni".

Il concerto prosegue poi con la Suite da Porgy and Bess, l'unica opera lirica composta da Gershwin ed anche in questo caso straordinario esempio di sintesi tra i moduli del teatro lirico europeo e gli stilemi musicali americani. Il soggetto dell'opera è ispirato a un romanzo intitolato Porgy , dello scrittore bianco Edwin DuBose Heyward, ma la prima, nel '35, dell'adattamento per il teatro lirico, frutto, per il libretto, dello stesso Heyward e di Ira Gershwin, fratello e storico collaboratore di George, fu un insuccesso durato anche nelle pur numerose repliche, e solo nel '52 l'opera ebbe la sua consacrazione, con un tour trionfale che toccò anche la Scala di Milano.

Il concerto si conclude con Un americano a Parigi, il celeberrimo poema sinfonico e la più fortunata e suggestiva delle creazioni gershwiniane, anche grazie al suo "programma": nella sua giornata parigina, l'americano passeggia per gli Champs Elysées e per il Quartiere Latino, litiga con un conducente di taxi (è previsto l'impiego di autentici clacson), giunge ai teatri del music-hall evocati da una melodia affidata al trombone, si ferma sulla Rive Gauche accompagnato da un solo di clarinetto che successivamente dialoga con un violino per raccontare l'idillio con una fanciulla. Al centro, quel blues che poi divenne la parte piú conosciuta dell'opera, nel quale é racchiusa tutta la nostalgia per gli Stati Uniti. Sul podio il direttore musicale dell'Orchestra, m° Massimo Quarta; a Lecce, ore 21.00, nell'atrio del Palazzo dei Celestini o, in caso di pioggia, al teatro Politeama; replica a Nardò in piazza Cesare Battisti, stesso orario.

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