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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Adelchi: "Noi, sindacati, dalla parte dei lavoratori"

Lunedì 26 l'incontro con Confindustria per la ratifica dell'accordo del 7 ottobre: i sindacati confederali chiedono l'incontro separato dagli autonomi e replicano alle accuse delle ultime ore

TRICASE - Il caso Adelchi ha molte facce: sono tanti i nodi da sciogliere circa il futuro dell'azienda, nonostante i numerosi incontri di questi giorni e le rassicurazioni arrivate da diverse istituzioni politiche. Il piano di rientro dei lavoratori in Adelchi, per ora, resta un impegno, ma nelle ultime ore gli operai hanno denunciato la distanza dei sindacati confederali dalle proprie istanze: in buona sostanza non si sentirebbero più rappresentati e tutelati nel proprio diritto al lavoro.

I sindacati non ci stanno e replicano: "Come Sindacati confederali ci battiamo da sempre per la difesa del posto di lavoro e per il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, impegnandoci per una ripresa economica del nostro territorio, insieme alle istituzioni. Così continueremo a fare: per affrontare concretamente la crisi in questo territorio, nell'interesse dei lavoratori e delle loro famiglie".

"Per questo - proseguono - ci sentiamo di riconfermare il valore dell'accordo del 7 ottobre, siglato a Bari per la vertenza con Adelchi spa: un accordo certamente difficile, ma con cui siamo riusciti a sbloccare una situazione diversamente immobile, che avrebbe isolato i lavoratori e la vertenza nel rapporto con le istituzioni, che fino ad ora hanno dimostrato impegno e interesse alla questione".
I sindacati ritengono quella vertenze "un punto di partenza" grazie al quale si potrà inserire Adelchi Spa nell'accordo di programma del 1° aprile 2008: "Riteniamo infatti - precisano - che si tratti di un passo importante per intervenire nella soluzione della crisi del Tac, in generale, e di Adelchi in particolare. Una ragione in più perché l'azienda provveda a presentare il piano industriale di riconversione e ammodernamento e che, a maggiore garanzia dei lavoratori, preveda anche investimenti propri".

Dalle segreterie provinciali chiariscono che sbloccare i fondi dell'Accordo di programma potrebbe significare garantire la rioccupazione di tutti i lavoratori, ossia lavorare quindi per far ripartire l'intera macchina economica e produttiva del territorio: "Chi continua a incitare i lavoratori a forme di protesta estreme e cieche, senza nessun piano di proposta - diffidano i sindacati confederali -, altro non fa che cercare di guadagnarsi una vetrina mediatica sulla pelle dei lavoratori, giocando con la loro disperazione".

I sindacati confederali Cgil Cisl e Uil rivendicao e ribadiscono pertanto il proprio impegno nella lotta al fianco dei lavoratori, lavorando con la Task Force regionale per la ripresa del Salento, per realizzare un progetto valido e dettagliato che possa accedere ai fondi nazionali e regionali: "Come Cgil, Cisl e Uil - concludono -, con le nostre categorie, saremo, lunedì 26 ottobre, all'incontro in Confindustria alla quale abbiamo chiesto che l'incontro si svolga separatamente dalle sigle autonome, poiché le stesse, non solo non riconoscono l'accordo, ma hanno fatto dichiarazioni farneticanti e offensive nei confronti del sindacato confederale. Noi andremo dritti per la nostra strada".

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