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L'Idv preme per Nicastro alla sanità nel Vendola bis

Regione: mentre nel Pd si discute sulla svolta "federalista" del partito, l'Idv chiede l'assegnazione della sanità al pm Lorenzo Nicastro. Nel Pdl, malumori per gli avvicendamenti nei coordinamenti

BARI - Mentre a livello nazionale, su proposta dell'ex premier Romano Prodi, il Pd discute sulla propria possibile strutturazione sul modello federalista, in Puglia si avvicina il tempo della nuova giunta regionale per il Vendola bis. Ma Sergio Blasi, segretario del Pd pugliese, tornando sulla questione dell'organizzazione del Pd, reputa più importante discutere dei "problemi reali del Paese", "proponendo idee e soluzioni", mentre boccia senza se e senza ma l'ipotesi di un partito senza primarie, ritenendo "irrinunciabile" la partecipazione diretta dei cittadini.

Per quel che riguarda l'esecutivo di Vendola, la patata bollente oggi si chiama Italia dei Valori, pronta a premere per chiedere due assessorati al rieletto presidente, forte di quel 6,5% di consensi raggiunto a fine marzo e dei cinque consiglieri regionali (ma potrebbero anche essere sei) portati a Viale Capruzzi: Vendola, dal canto suo, ha una forza che viene dal suo risultato, ossia da quegli oltre 100mila voti che lo distaccano dalla coalizione e che hanno dimostrato come sia stata la sua candidatura il valore aggiunto. Quindi, ci sarebbe poca trippa per gatti, dove in questo caso i gatti sono i partiti, stimolati da poltronite acuta.

L'Idv pugliese, in realtà, punta e spinge sull'ingresso di Lorenzo Nicastro in giunta con la delega alla Sanità, in nome della pulizia e del cambio del sistema pugliese: Vendola sembra intenzionato a riconfermare nel settore l'uscente Tommaso Fiore, mentre un'altra valutazione di cui tener conto è che il più suffragato tra i dipietristi si chiama Giacomo Olivieri, che, dunque, sarebbe quello che più meriterebbe un posto nell'esecutivo. Dai vertici dell'Idv regionale si ribadisce che non si tratta di una questione di "poltrone", ma di "segnali chiari" nell'ambito della sanità.

Ieri, poi, è stato il momento del primo faccia a faccia tra i consiglieri regionali del Pdl pugliese, eletti nell'ultima tornata: tra sorrisi di circostanza e strette di mano, la tensione è stata palpabile per l'annunciato ricambio dei vertici del partito pugliese, con Francesco Amoruso ed Antonio Di Staso, che rischiano di pagare per tutti. Ricambio probabile anche nei coordinamenti provinciali, dove tremano soprattutto i veterani del doppio e triplo incarico. Ma la valutazione politica del risultato elettorale sarà trattata nel coordinamento regionale del partito, fissato il 19 aprile.

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