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Domenica, 28 Aprile 2024
Lo strappo con Peluso e Sambati / Porto Cesareo

Rimpasto e mugugni a Porto Cesareo. La sindaca: “Nessuna ripicca, ricambio necessario”

Dopo le accuse degli ex assessori e le critiche della minoranza, Silvia Tarantino replica con decisione e difende le sue prerogative politiche: “Non ho affossato nessuno, chi è fuori ha rifiutato nuove deleghe da consigliere”

PORTO CESAREO - Rimpasto della giunta e mugugni da parte degli assessori defenestrati che tornano in consiglio comunale, ma rintuzzano la decisione del sindaco Silvia Tarantino ritenendo ormai chiusa l’esperienza dell’alleanza civica che ha portato all’affermazione elettorale.

Ma il primo cittadino do Porto Cesareo ha inteso subito replicare, chiarendo modi e tempi della decisione di mettere mano alla squadra di governo, ampliando il ventaglio della partecipazione dei candidati della lista e sgomberando il campo dalle accuse di resa dei conti personalistica nei confronti dell’ex vicesindaco Anna Peluso e dell’ex assessore Eugenio Sambati.

“Dopo le consultazioni di rito, sinceramente abbastanza dibattute, sono riuscita a proporre la nuova giunta, fatta di vecchi e nuovi nomi” spiega Silvia Tarantino dopo le esternazioni degli ex assessori e le valutazioni critiche anche dai banchi dell’opposizione. “Con il rimpasto della giunta, cosa spesso fisiologica in una amministrazione a tre anni dall'elezioni, non solo a Porto Cesareo, non ho voluto premiare o affossare nessuno, ma soltanto dare la possibilità ad altri consiglieri di confrontarsi in prima persona con il territorio su determinate deleghe. A turnazione”.

“Nessuno ha voluto sbattere fuori dalla maggioranza nessuno” ha puntualizzato con decisione la sindaca, “e preciso che chi ora minaccia di proseguire l'iter amministrativo tra i banchi dell'opposizione, ha manifestato apertamente di non volere alcuna delega da consigliere”.

Da tali premesse il primo cittadino ritiene che “nessun tradimento nei confronti degli elettori o di alcuni consiglieri di Alleanza Civica” sia andato in scena. “Ricordo che siamo stati eletti tutti democraticamente e tutti, allo stesso modo, siamo entrati in consiglio comunale e nessuno, almeno voglio augurarmi, con l'intento specifico di svolgere il proprio ruolo istituzionale da assessore o consigliere, ma con la volontà ferma di operare per il paese e la comunità” ammonisce Silvia Tarantino.

“Mi auguro la si smetta ora con sterili polemiche nelle quali non voglio assolutamente entrare e si torni a pensare al bene del paese” conclude, “questo chiarimento lo devo alla mia comunità. E non presterò il fianco, come del resto non ho fatto fino ad ora, a polemiche e retro pensieri di sorta.  Sono abituata ad ogni modo a rispettare il pensiero di ognuno, anche quando clamorosamente erroneo sulla realtà dei fatti. Mi riservo però, di non condividerlo”.

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