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Domenica, 28 Aprile 2024
A Barbara Paladini la delega al turismo / Porto Cesareo

Strappo Tarantino-Peluso sull’accordo Ntc-Porsche. Si attende nomina del nuovo assessore

Dopo venti giorni dal decreto di revoca delle deleghe ad assessori e consiglieri, il primo cittadino ha chiarito la sua posizione in consiglio. “Rapporto di fiducia lacerato”. Il Movimento Regione Salento difende l’operato dell’ex vicesindaco

PORTO CESAREO - Un rapporto quasi idilliaco e collaborativo diventato, di colpo, denso di criticità tanto da portare alla destituzione, da oltre venti giorni, dell’ormai ex vicesindaco Anna Peluso e alla contestuale revoca anche delle deleghe degli altri componenti della giunta e dei consiglieri, in attesa della rimodulazione dell’assetto del governo cittadino.  

Galeotto lo strappo sulla posizione decisa del sindaco di Porto Cesareo, Silvia Tarantino, nella sottoscrizione dell’accordo di programma con la Regione per il progetto legato all’ampliamento della pista di collaudo della Nardò Tecnical Center, situata nel territorio tra Nardò e Porto Cesareo, a nord di Torre Lapillo. E la posizione non convergente, esposta anche con commenti social, dall’ex vicesindaco, ha portato allo sconquasso nel rapporto fiduciario tra il primo cittadino e la sua alter ergo nell’esecutivo, assessore di Alleanza Civica e aderente al Movimento Regione Salento.

Nell’ultimo consiglio comunale (che ha sancito anche la ratifica con sette voti favorevoli  dell’accordo oggetto dei dissapori dialettici in seno alla maggioranza) il sindaco Tarantino, in apertura di seduta, ha dato contezza all’assise della decisione di azzerare le deleghe assessorili e consigliari ribadendo le motivazioni contenute anche nel decreto di revoca. E confermando anche come la posizione veemente del vicesindaco sella questione Ntc-Porsche abbia in buona sostanza evidenziato la lacerazione del rapporto di fiducia con Anna Peluso.             

“In seno alla maggioranza consigliare si è venuta a creare una situazione che richiede una verifica politica e una ricognizione generale degli assetti di governo, con l'obiettivo di dare slancio e nuova linfa ad una compagine che pur avendo ben lavorato manifesta qualche criticità” ha ribadito il sindaco, “per questo ho ritenuto che per raggiungere l'obiettivo del buon governo occorreva modificare la composizione della giunta comunale attualmente in carica e di conseguenza revocare l'assessore e vicesindaco Anna Peluso per la lesione del rapporto fiduciario anche in conseguenza dei fatti successivi alla sottoscrizione dell'accordo di programma regionale”.

Dopo lo scambio di vedute sui social e sui manifesti la decisione dl primo cittadino è stata mutuata con il decreto del 7 settembre scorso dove oltre alla revoca del quarto assessore e vicesindaco, sono state azzerate tutte le deleghe anche agli altri componenti dell’esecutivo, eccezion fatta per la carica di vicesindaco assegnata a Salvatore Albano.

La giunta al momento, oltre ad Albano conta sulla presenza anche degli altri due assessori Eugenio Sambati e Barbara Paladini (assessore esterno), alla quale il 22 settembre scorso è stata assegnata, per il  momento, la delega al Turismo. Ad oltre venti giorni di distanza, così come sottolineato anche dal gruppo di opposizione, l’esecutivo attende anche la nomina del quarto componente della giunta e la redistribuzione degli incarichi. Il tutto mentre l’accordo di programma supera a maggioranza lo scoglio del consiglio, con il sindaco che incamera anche l’apporto del consigliere Luigi Fanizza, e con gli strascichi e le polemiche con proseguono con le prese di posizione del Movimento Regione Salento e dell’ex vicesindaco Peluso, pronta a tornarne in consiglio.                 

La posizione dell’ex vicesindaco Peluso

“Confermo e ribadisco, come ho avuto modo di affermare in altre occasioni, che la mia presa di posizione in merito alla vicenda di che trattasi, insieme a quella del Movimento Regione Salento cui aderisco, è stata ed è rivolta alla tutela dei diritti dei proprietari dei terreni destinati all'esproprio” torna sulla questione l’ex vicesindaco defenestrato, Anna Peluso

“Nelle mie parole non vi è stata, né esplicita né allusa, alcuna affermazione che contrastasse la linea politica del sindaco, né accusasse la sua persona o la offendesse” chiarisce, “ricordo al sindaco, e a coloro che hanno, superficialmente o strumentalmente, condiviso la scelta di adottare il decreto con cui sono stata revocata quale assessore e vicesindaco, che è stata perpetrata nei miei confronti una scellerata ingiustizia, frutto di un processo sommario senza diritto di difesa, diritto che, in un sistema democratico, deve essere riconosciuto a tutti”.

“Un decreto basato sul presunto venir meno dell’elemento fiduciario del sindaco nei miei confronti, ma che si basa su fatti destituiti di alcun fondamento”  spiega ancora Anna  Peluso, “un rapporto fiduciario viene leso quando si assume un comportamento che influisce negativamente sul corretto ed efficace funzionamento dell'organo collegiale di cui si fa parte. Pertanto chiedo al sindaco di rendere noti a me e alla cittadinanza quali siano stati e quando avrei assunto comportamenti a sostegno della sua grave decisione”.

A sostegno della sua tesi l’ex vicesindaco rammenta anche fin dal primo giorno di insediamento della nuova amministrazione comunale, non ha mai espresso voto contrario in nessuna occasione e in nessun atto deliberativo di giunta e di consiglio comunale ed  ha sempre lavorato ed è stata sempre stata presente nelle sedi istituzionali per prendersi cura degli interessi della comunità di Porto Cesareo.

“Spiace molto per quanto è accaduto” lamenta Peluso, “ma non solo di dispiacere si tratta, perché si aggiunge l'amara constatazione che nessuno, anche tra coloro che sono vicini al sindaco, abbia sentito la necessità di chiedere chiarimenti e valutare oggettivamente l’accaduto. Si è scelto di adottare comportamenti lesivi del rispetto dovuto alla mia persona, alla mia storia ed al mio impegno civile e politico. Ma ancor più è stato dimostrato il disprezzo degli accordi elettorali e degli stessi elettori che hanno scelto Alleanza Civica sulla base di un programma condiviso e sulla proposta di una squadra di governo che i risultati elettorali hanno consolidato”.

“Si è voluto interrompere un mandato che mi vedeva impegnata in deleghe importanti e progetti che stavano per essere conclusi e che riguardavano tutta la collettività” concluse l’ex vicesindaco , “forse qualcuno non lo digeriva? Forse qualcuno era invece infastidito proprio dalla mia presenza ed impegno continuo? Lo capiremo strada facendo, il tempo è galantuomo. Per l’intanto, continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale al servizio della mia comunità, nella certezza che mai nessuno potrà interrompere il legame di stima e di fiducia che mi lega con essa e che mi ha spinto, negli anni, a rappresentarla con onore e dignità”.

MRS invoca chiarezza: “Decisione ingiusta”

“La revoca delle nomine all’ormai ex vicesindaco e assessore di Porto Cesareo, Anna Peluso, da parte del sindaco Silvia Tarantino, assume contorni grotteschi” commenta duramente il coordinatore regionale del Movimento Regione Salento, Pierpaolo Signore.

“Se in un primo momento la decisione ci lasciava sbalorditi adesso, dopo il consiglio comunale e le dichiarazioni del sindaco sorridiamo, ma ci indigniamo di fronte a tanta avventatezza, superficialità, insipienza e mediocrità del ragionamento” incalza Signore, “secondo le parole di Silvia Tarantino, l’ex vicesindaco le avrebbe mancato di rispetto, non riconoscendo il suo ruolo, perché non doveva difendere la linea politica del Movimento Regione Salento sulla questione del centro Ntc Porsche, e dunque non doveva commentare un post su facebook. Dunque Anna Peluso è stata sollevata dai suoi incarichi per una risposta su un post dove spiegava la linea del nostro movimento. Un post su facebook, sembra una barzelletta, ma purtroppo è vero”.

In  un lungo excursus il coordinatore del Mrs ha voluto rammentare al sindaco Tarantino come il Movimento Regione Salento è stato sempre in alleanza e “leale” al suo fianco. Quando è stato  chiesto di intervenire, di organizzare sit in e di portare in Regione il problema del depuratore di Porto Cesareo, così come in ogni iniziativa nel solo interesse della comunità di Porto Cesareo.

“Solo per questi motivi il sindaco Tarantino avrebbe dovuto difendere il nostro Movimento proprio su quel post facebook, dove ha commentato Anna Peluso” rintuzza Pierpaolo Signore, “Silvia Tarantino doveva difendere il movimento e il suo presidente dall’attacco di un consigliere comunale che ha come riferimento l’assessore regionale Delli Noci e non adirarsi perché lo ha fatto Anna Peluso. Quello che è accaduto è tutto il contrario di tutto. Anna Peluso ha lavorato con profitto e lealtà svolgendo i suoi incarichi per il bene della collettività ma forse per il sindaco Tarantino era troppo brava e oscurava la sua luce o presunta tale. Questa è la verità, alla base di tutto c’è stato un motivo legato a dissapori personali e si è interrotto un mandato che danneggia Porto Cesareo e i suoi cittadini”

Il Movimento Regione Salento ha ribadito di essere favorevole all’ampliamento della pista Porsche, e in tale direzione ha solamente chiesto che siano coinvolti attivamente “gli inermi proprietari terrieri, senza lo scorretto e illiberale utilizzo dell’esproprio”, contestandone le ragioni di pubblica utilità poste alla base della delibera regionale.

“Da qui è nato l’allarme del Comune di Porto Cesareo e non comprendiamo i motivi che spingono qualche amministratore a chiudersi sulla difensiva” conclude Signore, “il sindaco con un atteggiamento totalmente tirannico, con metodi antidemocratici, ha preso le sue decisioni nei confronti di Anna Peluso. Non possiamo non evidenziare che sembra più una questione personale che nulla dovrebbe avere a che fare con la politica e con il bene comune. Il fuoco del risentimento, chissà per quali motivi, covava sotto la cenere del sindaco ed è venuto fuori alla prima occasione. Ne prendiamo atto e saremo vigili su tutte le vicende che riguardano Porto Cesareo per segnalare ogni problema e criticità, sempre con piglio propositivo e senza nessun rancore”.

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