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Lunedì, 29 Aprile 2024
La prima volta in sala stampa

Umtiti conferma la sua scelta: “Il posto ideale per vivere e giocare”

Il marcatore francese a Roma ha fatto il suo debutto con la maglia del Lecce. Per la prima volta ha incontrato i cronisti: “Voglio scrivere qui una bella storia”

LECCE - Non si è pentito della sua decisione di risalire indietro la corrente fino a una città di provincia del Mezzogiorno italiano, in una squadra neopromossa piena di giovani e di entusiasmo, ma con risorse più limitate rispetto a quelle a disposizione degli altri club della massima categoria.

Samuel Umtiti, per la prima volta davanti ai cronisti locali, ha detto chiaramente che rifarebbe la scelta che lo ha portato il 25 agosto a sbarcare all'Aeroporto del Salento con la speranza di ritrovare, dopo i problemi conseguenti all'infortunio al ginocchio, una buona condizione fisica e, magari, anche una convocazione in extremis per i Mondiali di calcio in Qatar. Sarebbe un grande traguardo per lui, ma anche per il Barcellona che continua a detenerne il cartellino: “Avevo bisogno di tranquillità - ha spiegato - e penso che questo sia un posto ideale, una città bella per vivere e giocare. Ho incontrato la dirigenza del Lecce e ho chiesto discrezione e la possibilità di lavorare per riportarmi a certi livelli. Ci sono stati contatti con altre squadre, ma non mi pento di questa decisione”. 

L'esperto difensore centrale ha fatto il suo esordio in maglia giallorossa proprio nell'ultima gara giocata dal Lecce, domenica all'Olimpico contro la Roma. La sua prestazione è stata positiva: ordinato, aggressivo alla bisogna, così concentrato e calato nella parte da farsi ammonire, al 57', per proteste dal discusso direttore di gara, Prontera. “Mi sono sentito molto contento e fiero di aver fatto questa prima partita dopo mesi di allenamenti e preparazione - ha detto il calciatore-. Voglio ritrovare la forma di tre anni fa, ho bisogno di lavoro e per questo ho giocato così tardi”. E, a proposito del suo compagno di reparto, Baschirotto, ha aggiunto: “Abbiamo parlato molto in parita, dal punto di vista fisico è uno dei migliori del campionato e sicuramente della squadra, la nostra intesa può migliorare ma spetta al mister decidere chi va in campo”.

Certo è strano vedere un calciatore di livello internazionale, che è stato campione del mondo, vestire la maglia del Lecce: “Io sono nato con la mentalità di voler andare avanti giorno dopo giorno - ha detto Umtiti con molta tranquillità -. Ho giocato con grandi campioni, poi i problemi fisici mi hanno costretto a ripartire per dimostrare che ci sono ancora. Questa è una sfida, per me. Non è facile arrivare a un certo livello e poi ripartire daccapo, ma voglio ricostruire quel percorso, voglio riscrivere una bella storia qui contribuendo alla salvezza del Lecce”. 

Secondo il marcatore francese “il campionato italiano è molto diverso da quello spagnolo e francese, è molto fisico, ci sono molti contrasti ed è estremamente tattico. Questo mi consente di scoprire un altro calcio, con un livello molto alto. Come squadra abbiamo tutte le possibilità per vincere alcune partite e proseguire nel nostro percorso di crescita”. Ma che idea si è fatto Umtiti dei suoi compagni fino a questo momento? “Siamo veramente una squadra molto giovane, ma i ragazzi hanno personalità. Ogni tanto dobbiamo prendere dei rischi, non dobbiamo aver paura di sbagliare. Io non sono un dio, ho esperienza e mi metto a disposizione degli altri”. 

Umtiti ha poi raccontato di avere un confronto molto aperto con Baroni, con il quale si intrattiene spesso a margine degli allenamenti, e di essere convinto che tutta la squadra ha dei buoni margini di crescita: “Se proprio devo dire un nome, mi ha impressionato per personalità e modo di giocare Joan Gonzalez”. Parole, queste, che certamente faranno felice il giovane catalano, di scuola blaugrana, arrivato nel Salento grazie all'intuito del direttore generale dell'area tecnica, Corvino. 

Infine, rispetto alla prossima partita - lunedì sera in casa contro la Fiorentina - il giocatore del Lecce ha chiosato: “. Loro attaccano molto, sono anche abbastanza aggressivi. Noi dobbiamo cercare di contenerli e poi ripartire e costruire le nostre occasioni. Questa è una partita che dobbiamo vincere”.

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