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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Al Torino basta un'occasione. Il Lecce manca il gol, poi rimbalza sul muro granata

Nel primo tempo i giallorossi per tre volte vicini alla marcatura, ma sono gli ospiti a sbloccare il tabellino nell'unica azione in area di rigore. Nella ripresa la squadra di Juric si compatta nella propria metà campo e i salentini non trovano la via del pareggio

LECCE - Il Toro di Juric si conferma bestia nera del Lecce: sfruttando l'unica opportunità del primo tempo, i granata hanno chiuso il primo tempo in vantaggio e nella ripresa hanno gestito i tentativi del Lecce chiudendosi a riccio davanti a Milinkovic-Savic, autore nella frazione iniziale di tre respinte sui tentativi di Banda, Krstovic e Almqvist.

D'Aversa, cambiando tutto il fronte d'attacco tra il 56' e il 62' ha cercato di dare una svolta all'inerzia del match, ma la compattezza del muro granata ha retto bene anche perché i salentini hanno fatto una gran fatica a rendersi pericolosi contro una difesa schierata a protezione della propria area di rigore.

La sconfitta fa rabbia perché gli ospiti hanno fatto il meno possibile per conquistare il bottino pieno, ma il Lecce ha pagato una disattenzione evidente nell'azione del gol di Buongiorno, oltre a un gap di fisicità rispetto agli avversari che era prevedibile: ora bisogna attendere che si concluda la giornata per quantificare il danno subito con questo ko interno (la Salernitana, intanto, ha perso nell'anticipo col Genoa) che lascia i giallorossi a quota 13 punti (in dieci giornate).

Primo tempo

D’Aversa schiera Gonzalez e Rafia al fianco di Ramadani, gli esterni offensivi sono Banda, preferito a Strefezza, e Almqvist. Lo zambiano si fa notare più dello svedese, ma in maniera abbastanza confusionaria: al 20’, lanciato in contropiede, sceglie di non puntare l’avversario nell’1 contro 1 facendo recuperare terreno agli avversari. Al 30’ Almqvist tocca uno dei suo primi palloni, intercettando il rinvio di Milinkovic Savic: sul successivo passaggio al centro dell’area, Banda in qualche modo controlla la sfera e poi tira, ma sul suo diagonale c’è la respinta del portiere.

L’estremo del Toro si ripete al 32’ su Krstovic, autore di una testarda iniziativa personale culminata con un tentativo a rete, e poi ancora al 40’, su Almqvist. Il Lecce meriterebbe il gol e, invece, lo subisce. Linetty lancia la sfera per Ricci che si lascia alle spalle Gallo e con un tocco sbilenco riesce a mettere il pallone sul secondo palo dove piomba Buongiorno: senza pensarci due volte, il difensore calcia con potenza in porta. Nella circostanza i salentini commettono almeno due errori: il primo in uscita, perché Rafia non è abbastanza aggressivo su Linetty, il secondo in marcatura (gli indiziati sono Gallo, Gonzalez, Gendrey).

Secondo tempo

L’inerzia è tutta per il Toro che si ritrova nella ripresa nella condizione ideale, quella di difendersi con tutti gli effettivi per poi cercare con qualche ripartenza di arrivare al raddoppio: con un colpo di testa di Sanabria ci andrà anche molto vicino.

D’Aversa al minuto 56 mette dentro Oudin e Strefezza per Rafia e Almqvist, Juric risponde con Ilic e Tameze per Ricci e Gineitis per rinnovare la compattezza del muro di centrocampo.  Al 62' l'allenatore del Lecce manda in campo anche Piccoli e Sansone al posto di Krstovic e Banda, con l’idea di sostenere il centravanti con la vicinanza di Oudin e Strefezza. Il suo piano fallisce sia per l’applicazione difensiva del Torino, sia per l’incapacità dei giallorossi di prevalere nei duelli individuali. Dorgu, subentrato a Gallo al minuto 81, fa vedere una maggiore incisività, ma non è suffciente per imprimere la svolta al match. In fin dei conti Milinkovic-Savic non deve fare nulla di straordinario per mantenere inviolata la sua porta fino al 96’ quando il direttore di gara, Aureliano, fischia la fine della partita.

I tre punti sono del Torino, squadra che si è dimostrata cinica e confermata solida e smaliziata. Nonostante assenze di rilievo - quelle di Vlasic, Schuurs e Djidji sulle altre - e con Zapata e Tameze impiegati solo nella mezzora finale perché in condizioni non ottimali, la squadra di Juric è stata superiore dal punto di vista della fisicità e ha saputo mostrare anche buone trame nella circolazione della palla, esasperando lo sforzo del Lecce nella rincorsa del pallone.

Per i giallorossi una sconfitta che nasce nel punto di congiunzione tra i meriti organizzativi e strutturali degli avversari e i propri demeriti: come con il Sassuolo e con l’Udinese i salentini avrebbero meritato di chiudere in vantaggio il primo tempo e, invece, si sono ritrovati a ricorrere. Diversamente dalle puntate precedenti, però, non ce l’hanno fatta a recuperare il filo del discorso, anche perché è complessivamente mancata la lucidità, nonostante uno sforzo generoso dal punto di vista fisico.

Seconda sconfitta al Via del Mare: passa il Toro (foto Chilla).

Il tabellino di Lecce-Torino 0 a 1

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto (cap.), Gallo (81’ Dorgu); Gonzalez, Ramadani, Rafia (56’ Oudin); Almqvist (56’ Strefezza), Krstovic (62’ Piccoli), Banda (62’ Sansone). A disposizione: Brancolini, Samooja, Venuti, Berisha, Listkowski, Smajlovic, Touba, Kaba, Samek. Allenatore: D’Aversa

TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Buongirono, Rodriguez (cap.); Bellanova (90+5 Zima), Ricci (61’ Tameze), Linetty, Gineitis (61’ Ilic), Lazaro; Pellegri (64’ Zapata), Sanabria. A disposizione: Gemello, Popa, Karamoh, Radonjic, Sazonov, Seck, Antolini, N’Guessan. Allenatore: Juric

Marcatori: 41’ Buongiorno

Ammoniti: 10’ Gineitis, 25’ Linetty, 35’ Gendrey e Lozano, 40’ Rafia, 71’ Rodriguez, 78’ Gallo, 90+ 3 Tameze

Arbitro: Aureliano; assistenti: De Meo e Fontemurato; quarto ufficiale: Baroni

Var: Valeri; assistente Var: Longo

Spettatori: 26.123 di cui 4.877 paganti e 21.246 abbonati

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