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Vigilia di Lecce-Torino

Baroni serra i ranghi: “Tutti compatti nel momento decisivo della stagione”

Il tecnico dei giallorossi chiede a tutto l'ambiente, a partire dagli addetti ai lavori, di mettere a fuoco l'obiettivo: “Non è lontano, ma ancora complicato da raggiungere”

LECCE – Questo è il momento di serrare i ranghi. Alla vigilia di Lecce-Torino, durante la consueta conferenza stampa, mister Baroni almeno in un paio di passaggi ha messo in panchina l’atteggiamento pacato che lo contraddistingue per rimarcare la necessità di aiutare la squadra a superare le difficoltà.

Il tema che lo ha indotto al cambio di registro è sostanzialmente quello della difficoltà della squadra ad andare al tiro: “La squadra ha maturato una consistenza fisica e mentale di alto livello – ha detto in una prima risposta -. È chiaro che a volte alcune situazioni sotto l’aspetto tecnico ci penalizzano, come si è visto negli episodi di queste ultime uscite. Purtroppo nel calcio la differenza è sempre questa. In un momento così importante della stagione dove trovi squadre che lottano per obiettivi importanti, che si sono consolidate nel tempo, l’episodio fa la differenza e quindi la nostra attenzione deve essere rivolta alla gestione dei dettagli, delle piccole cose per cercare di portare gli episodi dalla nostra parte”.

L’argomento è stato però riproposto anche in una seconda domanda e qui c'è stato un primo scarto: “Noi lavoriamo dalla mattina alla sera con questi ragazzi, anche sulla tecnica specifica – ha replicato -. Poi si possono vedere le cose con obiettività o in maniera diversa, io continuo a guardarle nella maniera che ci ha portato a fare delle cose anche importanti e ora, nel momento decisivo della stagione, dobbiamo essere tutti compatti, concentrati sull’obiettivo che non è lontano ma che è ancora complicato”.

Alla terza domanda sul tema, l’allenatore del Lecce ha cercato di essere più esplicito ancora, chiedendo di non far passare il messaggio di una responsabilità degli attaccanti: “C’è una classifica, ci sono dei fatturati, ci sono le neopromosse. Sono tre campionati diversi, noi abbiamo preso ragazzi che non hanno mai giocato in quel ruolo, dobbiamo sostenerli. Si arriva in fondo insieme, non si arriva guardando quello che non funziona, a quello ci pensiamo noi dalla mattina alla sera, ma lo facevamo anche nei momenti migliori. Bisogna sostenerli questi ragazzi, tutti dobbiamo farlo”.

Baroni ha quindi poi chiarito che la sua intenzione non era quella di negare i fatti, ma di indirizzare tutte le energie nella stessa direzione: “In questo momento è chiaro che abbiamo un problema, che è strutturale. Noi stiamo lavorando su questi ragazzi. C’è stato un momento in cui si parlava di gioielli, di giocatori bravi. No, ci vuole equilibrio in tutti i momenti. Dobbiamo preparare la partita nella maniera giusta, tutti quanti, insieme al nostro pubblico che è pazzesco: a San Siro ho alzato la testa verso il settore Ospiti, ho ancora la pelle d’oca”.

Baroni, insomma, cerca di indicare a tutto l'ambiente - addetti ai lavori e pubblico - la strada da seguire per affrontare la formazione di Juric, decima in classifica con 34 punti: “Il Torino è una squadra scorbutica, che ha aggressività, ti viene a prendere a tutto campo. Una squadra giovane che si sta meritando la classifica che ha e quindi è la partita perfetta”.

Per quanto riguarda la formazione, non ci sono stati segnali chiari, come prevedibile alla vigilia di una sfida così delicata: rientra Baschirotto, questo appare certo, a far coppia con Umtiti, ed appare probabile il ritorno di Gallo nell’undici di partenza mentre in attacco potrebbe essere di nuovo la volta di Colombo.

Calcio d’inizio alle 12.30, dirige l’incontro l’arbitro Sacchi. In sala Var ci saranno Marini e Ghersini.

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