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Il Lecce sfiora la vittoria, ma il pari a Benevento resta un segnale importante

Sul campo dei sanniti la squadra di Baroni ha dimostrato una reazione sia dal punto di vista della personalità sia da quella del gioco. Nel secondo tempo palo di Strefezza, ma nel finale i padroni di casa mancano un'occasione clamorosa

LECCE - Secondo pareggio di fila per il Lecce che alla terza giornata di campionato raccoglie un punto di un certo peso sul campo del Benevento, dimostrando sul campo progressi su più fronti rispetto a quanto fatto vedere fino a oggi. Il risultato in terra campana sta in fondo anche stretto ai salentini che hanno cercato con maggiore continuità e convinzione di fare bottino pieno, assumendo spesso l'iniziativa del gioco.

Primo tempo

Baroni manda subito nella mischia Gargiulo, interno sinistro di centrocampo, e schiera dal primo minuto Di Mariano che contro il Como aveva disputato l’ultima mezzora. Gallo ritorna titolare, Vera finisce fuori lista. Rispetto al turno precedente – sconfitta per 1 a 0 a Parma – il tecnico dei sanniti, Caserta schiera Vogliacco per Glick al centro della difesa, con Barba; Moncini è il terminale offensivo.

Al 2’ corner battuto da Majer, colpisce Gargiulo di testa ma con scarsa potenza e la sfera termina lentamente al lato. Al 3’ Coda, lanciato in contropiede calcia una sorta di rigore in movimento ma Vogliacco in scivolata riesce a deviare in corner. Sul calcio piazzato Lucioni colpisce bene ma la sfera termina di poco fuori lo specchio.

Al 7’ tiro di Di Mariano, Paleari respinge verso Strefezza che conclude sul fondo. Solo al 9’ il Benevento riesce a farsi vedere dalle parti di Gabriel. La presa del Lecce sulla gara perde leggermente di intensità e al 27’ i padroni di casa vanno vicino al gol: cross di Foulon con Lucioni che al volo prova l’intercetto ma sfiora l’autogol, sventato da una provvidenziale reazione di Gabriel. Il portiere del Lecce al 34’ chiude molto bene su Foulon.

Anche il Lecce, al 39’, ha la sua bella opportunità, ma Coda, ancora una volta servito da Majer, preferisce servire Di Mariano sul lato sinistro invece di provare la soluzione a rete con Paleari fuori dai pali. Il tiro dell'ex Palermo è debole, facile preda del porterie del Benevento.

Secondo tempo

L'avvio di ripresa ricalca quello della prima frazione. Nel Lecce c'è Calabresi per Gendrey che aveva accusato un fastidio muscolare. Al 61’ l’arbitro Santoro prima accorda un rigore al Lecce per fallo di mano, poi rivede la sua decisione con l’ausilio del video. I salentini spingono e con Hjulmand impegnano Paleari, costretto alla deviazione in corner. Caserta vede la sua squadra soffrire e ordina due sostituzioni: dentro Acampora e Sau per Elia e Moncini.

I campani vivono più che altro di fiammate perché il Lecce è ordinato in fase di non possesso e copre bene gli spazi: al 59’ Gallo respinge un tiro ravvicinato di Foulon, sugli sviluppi di un corner. La migliore occasione per i salentini è al 64’ quando un gran tiro di Strefezza si infrange sul palo; nell’azione successiva Coda stacca bene ma il suo tentativo di testa termina oltre la traversa. Ancora due sostituzioni per i padroni di casa che non riescono a invertire l'inerzia del match: Insigne e Ionita lasciano il campo a Brignola e Tello. Al minuto 72 anche Baroni decide di intervenire: dentro Paganini per Strefezza e Bjorkengren per Majer (ammonito).

Al 75’ il Lecce riparte in contropiede, ma in superiorità numerica Gargiulo sceglie la soluzione da fuori area. Helgason prende il posto di Gargiulo al 78’: per l'ex Cittadella una prova sicuramente positiva. Al minuto 87’ i salentini rischiano di capitolare: il direttore di gara lascia correre per due volte mentre il Lecce reclama fallo, il Benevento riparte e con Improta, accorso sul secondo palo, manca di un nulla il gol su passaggio di Foulon. Sarebbe stata una beffa per i giallorossi di Baroni, per giunta immeritata. All'83 c'è spazio anche per Olivieri che rileva Di Mariano.

Dopo cinque minuti di recupero arriva il fischio finale di Santoro e per il Lecce è un bel punto costruito su una personalità non scontata, date le precedenti due uscite, e anche una gestione del gioco che, sia in fase offensiva sia difensiva, ha disegnato i contorni di una impostazione chiara. L’unica cosa veramente da rimproverare a Coda e compagni è la mancanza di cinismo: in almeno due circostanze, invece di concludere a rete, i salentini hanno preferito un appoggio ingiustificato, graziando gli avversari oppure, come nell'azione che ha visto protagonista Gargiulo, hanno peccato di egoismo. In entrambe le circostanze una scelta sbagliata. Nel prossimo turno il Lecce ospiterà l'Alessandria.

Al "Vigorito" sfida tra giallorossi (foto Chilla)

Il tabellino di Benevento-Lecce 0 a 0

BENEVENTO (4-2-3-1): Paleari; Letizia (cap.), Vogliacco, Barba, Foulon; Calò (76’ Vokic), Ionita (67’ Tello); Elia (56’ Acampora), Insigne (67’ Brignola), Improta; Moncini (56’ Sau). A disposizione: Muraca, Manfredini, Abdallah, Glick, Di Serio, Masciangelo, Talia. Allenatore: Caserta

LECCE (4-3-3): Gabriel; Gendrey (46’ Calabresi), Tuia, Lucioni (cap.), Gallo; Majer (72’ Bjorkengren), Hjulmand, Gargiulo (79’ Helgason); Strefezza (72’ Paganini), Coda, Di Mariano (83’ Olivieri) . A disposizione: Bleve, Meccariello, Bjarnason, Listkowski, Blin, Barreca, Rodriguez. Allenatore: Baroni

Ammoniti: 43’ Majer, 47’ Letizia, 78’ Bjorkengren

Arbitro: Santoro di Messina; assistenti: Raspollini di Livorno, Saia di Palermo.

Var: Piccinini di Forlì, assistente Var: Rossi di La Spezia

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