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Martedì, 30 Aprile 2024
Fuori campo

L’amarezza del presidente: “Speriamo che la nostra gente non perda la passione”

Sticchi Damiani ha affrontato di petto l'episodio che ha privato il Lecce di una vittoria che sarebbe stata strepitosa. Il numero uno del club ha chiesto di essere aiutato perché la credibilità del sistema calcio non venga pregiudicata

LECCE - Al termine della partita tensione e delusione si tagliano a fette in casa giallorossa: la decisione di annullare il gol di Piccoli che avrebbe dato la vittoria al Lecce allo scadere del recupero non va giù. Prima di mister D'Aversa in sala stampa si è presentato il presidente, Saverio Sticchi Damiani, data la delicatezza del momento.

“Devo essere lucido nell’esame dell’episodio - ha esordito il numero uno del club - perché poi non bisogna dare alibi. Da quando sono presidente sto cercando il più possibile di trasmettere la cultura del rispetto delle regole anche a costo di essere tacciato da alcuni tifosi come un presidente che non sbatte i pugni. Continuo su questa strada, però in questo percorso devo essere anche aiutato: dopo una serie di episodi, per me è difficile essere credibile ogni volta che cerco una spiegazione per episodi che stanno continuando a penalizzarci”.

Il presidente ha quindi chiarito di non aver chiesto spiegazioni e ha aggiunto di non averne bisogno: “Ci verrà detto del mezzo pestone, lo so già, ma non me ne faccio nulla di questa spiegazione. Questi episodi sono ricorrenti nel corso di una gara, da adesso in poi troveremo un pestone in ogni gol che il Lecce subirà, perché di quel tipo di contatti non è difficile trovarli. Questo ambiente, tutto, vive di passione e noi soci lo facciamo per il territorio. Speriamo che la nostra gente non perda questa passione. Di fronte a un finale leggendario, con un ribaltamento contro il Milan che ha battuto il Psg, c’è qualcuno che poi ha deciso di guardare il pestone. Forse si sta perdendo la misura e di conseguenza la passione. L’unica ragione per cui facciamo calcio è vivere l’emozione che abbiamo avuto dopo il gol di Piccoli”.

Sticchi Damiani è quindi tornato su una perplessità che espresse già al suo primo anno di serie A: “Il Var sta diventando uno strumento diabolico, non dico che siamo penalizzati solo di noi. Se dobbiamo spaccare il capello lo facciamo per tutta la partita. Se invece si lascia un minimo di gioco, allora questo parametro bisogna averlo sempre. Thiaw tra l’altro rimane in gioco, non ho visto proteste. È un gran peccato e torno pure sul rigore subito a Roma per un tocco minimo col polpastrello”. E ancora: “Il Var sta aiutando il calcio ma ancora non ho visto uan riflessione per capire in quali limiti può intervenire. In alcune gare si sorvola su cose importanti, in altre si interviene se due piedi si sfiorano”.

Piccoli e D'Aversa

Sull'episodio che ha deciso il risultato, si è pronunciato anche Piccoli, l'autore della presunta scorrettezza: “Penso che non se ne sia accorto nessuno, non ho visto proteste da parte del Milan. Mi sono chiesto io per primo chi potesse aver fatto fallo durante l'azione. Appena ho stoppato la palla avevo già l’intenzione di calciare, è venuto fuori un bel gol. Dispiace”.

Amareggiato, ovviamente, si è mostrato anche il tecnico del Lecce, Roberto D'Aversa: “Sarebbe stato importante soprattutto per la classifica, per come abbiamo ripreso la partita, avevamo un’ottima condizione mentale perché venivano dalla partita di Roma dalla quale, per demerito nostro siamo tornati a casa con zero punti. Dal mio punto di vista oggi la squadra ha vinto sul campo. Tutti sono andati sotto la curva dai tifosi che ci hanno spinto per tutta la partita. È un rammarico per il club e per i nostri tifosi . Mi auguro che questi due punti non pesino alla fine del campionato perché, ricordiamocelo, il nostro obiettivo è la salvezza”.

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