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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Play off, il destino del Lecce appeso a un filo: "Non abbiamo margini di errore"

Dopo la sconfitta di Cosenza i giallorossi si ritrovano a inseguire il terzo e il quarto posto, appannaggio di Casertana e Juve Stabia che hanno quattro punti di vantaggio. E il colpo del Matera a Salerno complica ancora di più la situazione. Abruzzese in conferenza stampa

LECCE – Otto partite da giocare, quattro punti da recuperare per il terzo posto. Il primo e il secondo, infatti, non sono già da qualche settimana affare del Lecce. La sconfitta di Cosenza ha comportato l’aumento del distacco da Juve Stabia e Casertana e il sorpasso del Matera, che ha espugnato ieri sera l’Arechi di Salerno con un goal in pieno recupero. Per i salentini, quindi, un sesto posto che non porterebbe da nessuna parte. Lo sa bene Giuseppe Abruzzese che ha incontrato i cronisti nella sala stampa “Sergio Vantaggiato”.

Il calciatore ha indossato la fascia di capitano e che è stato il protagonista dell’azione più pericolosa quando, al minuto 18’, ha colpito di testa trovando l’opposizione di un ottimo Ravaglia che ha respinto sulla linea di porta.  “Abbiamo un margine di errore minimo se non nullo – ha detto l’esperto difensore - e ci teniamo tutti a onorare i nostri impegni, anche se ormai non dipende solo da noi. In questo momento si tratta di spostare l’ago degli episodi dalla nostra parte. Se abbiamo paura del fallimento? Nei momenti difficili di questo campionato ci siamo sempre ripresi”.

L’esperto difensore ha sottolineato il fatto che in questo momento il Lecce paga a caro prezzo quel poco che subisce da parte degli avversari. Così è stato con la Salernitana, capolista, prima ancora a Caserta, e da ultimo a Cosenza dove i giallorossi hanno avuto un possesso palla superiore all’80 per cento senza tuttavia concludere nello specchi della porta più di un paio di volte: “Si difendevano in 10 già sullo 0 a 0, poi hanno abbassato il baricentro di 20 metri”, ha ricordato Abruzzese.  Sull’azione del goal di Calderini, però, un fallo tattico ci doveva essere e su questo nemmeno il più sprovveduto dei tifosi ha dubbi: il calciatore rossoblu ha percorso più di metà campo palla al piede, trovando prima una prateria nella parte centrale del terreno di gioco e superando poi come birilli difensori non certo statici come Vinetot e Diniz.

C’è qualcosa di troppo che non va, nell’affannosa ricerca, che dura dall’inizio della stagione e che ha portato agli esoneri di Lerda prima e di Pagliari poi , di un equilibrio tattico proficuo. Il Lecce di Bollini concede molto poco agli avversari, ma in fase realizzativa la squadra è su livelli insufficienti. Ed è per questa incapacità che si finisce anche per pagare un conto salato per ogni singolo episodio concesso. Non è escluso quindi che l’allenatore voglia apportare delle modifiche che all’assetto, che potrebbe passare dal 4-3-3 al 3-4-3 oppure al 3-5-2.

La squadra si è ritrovata in mattinata al “Via del Mare” per riprendere il programma di lavoro in vista della partita di sabato prossimo, in casa, contro l’Aversa Normanna, formazione campana che lotta per raggiungere la permanenza in Lega Pro. Si è allenato anche Gabriel Carvalho Alleoni, attaccante brasiliano di 23 anni, attualmente svincolato: dovrebbe restare in prova per qualche giorno. Bogliacino e Sacilotto hanno proseguito l’attività di recupero dai rispettivi infortuni. L’arbitro dell’incontro sarà Marco Mainardi di Bergamo. I diffidati in casa giallorossa sono Miccoli, Papini e Caglioni. 

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