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“Squadra corta ed evitare i lanci lunghi". Miccoli esorta i suoi a serrare i ranghi

Al "Via del Mare" conferenza stampa del capitano del Lecce. Domenica è in programma il ritorno della semifinale contro il Benevento: "Davanti al nostro pubblico dobbiamo dare tutto, consapevoli di essere forti". All'andata è finita 1 a 1

LECCE – Allenatore, Fabrizio Miccoli lo vuole diventare, visto che insieme a Mariano Bogliacino e Nicolas Amodio si è messo sui libri, in parte lo è già, essendo il capitano del Lecce, ma domenica prossima – nella gara di ritorno della semifinale contro il Benevento - lo sarà ancor di più. La conferma della squalifica di mister Franco Lerda, infatti, priverà la squadra del punto di riferimento principale in panchina, anche se il secondo, Giacomo Chini, conosce a menadito i dettami tattici del mister, essendo suo collaboratore da diverse stagioni.

Fabrizio Miccoli ha incontrato i cronisti prima dell’allenamento odierno al “Via del Mare” (Rullo a riposo, Bellazzini in differenziato). Al quale hanno assistito, nella parte iniziale, alcuni ultras della Curva Nord, giunti allo stadio per incitare i giallorossi. Esattamente come avvenuto una settimana addietro, prima della partita di Benevento. L’attaccante salentino ha sottolineato il valore degli avversari campani, dotati di un organico ampio e di qualità, ma ha rivendicato il vantaggio di giocare davanti al pubblico amico la gara decisiva. 

Sa bene quanto importante sia sgombrare la mente il più possibile dalle zavorre psicologiche in momenti cruciali come questo. Nemmeno per lui, però, sarà facile, nonostante un’esperienza di lungo corso e decine di partite decisive giocate sui campi di tutta Italia: “Per me la differenza è indossare questa maglia. Credo che una stagione come questa non abbia paragoni”.

Il capitano del Lecce ha analizzato il percorso fatto in campionato, con 62 punti dopo le prime cinque sconfitte, ma anche le ultime prestazioni nelle quali la squadra non ha certo mostrato il suo miglior volto: “Sappiamo di aver sbagliato contro il Pontedera perché siamo scesi in campo quasi con la paura di vincere, ma noi siamo il Lecce e non dobbiamo più ripetere questo errore. A Benevento non era facile, per il tipo di avversario, per l’ambiente e comunque abbiamo portato a casa un pareggio”. 

Subito dopo Miccoli ha fatto notare come i giallorossi vengano sottoposti sempre ad un esame diverso rispetto alle altre squadre: “Non capisco perché – ha detto – il Frosinone che pareggia a Pisa 0 a 0 ha un piede in serie B mentre il Lecce che fa 1 a 1 a Benevento non ha ottenuto un buon risultato”. E comunque il bomber ha rimarcato l’anomalia del regolamento che mette in condizioni più agevoli le formazioni che, consapevoli di non poter vincere il campionato, hanno tirato il fiato nelle ultime settimane della stagione regolare per fare una preparazione fisica specifica per i play-off.

Dal punto di vista tattico Miccoli si aspetta che squadra si muova in maniera compatta, con i reparti ravvicinata, e ch ecerchi di giocare palla a terra evitando i lanci lunghi: “E attenzione – ha aggiunto – a non cercare di vincere a tutti i costi nel primo tempo”. Il goal fatto fuori casa, infatti, non vale doppio, come nelle coppe europee, per cui in caso di pareggio al 90’ si andrà ai supplementari ed eventualmente ai rigori. L’attaccante chiederà ai compagni di dare fondo a tutte le energie, consapevoli delle proprie forze e del fatto di giocare davanti al proprio pubblico. 

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