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Liverani non frena l'entusiasmo: "I tifosi hanno il diritto di sognare"

In sala stampa il tecnico sottolinea l'applicazione e la qualità dei suoi ragazzi dopo la strepitosa vittoria: "La fotografia del primo gol è qualcosa di importante in questa categoria"

LECCE - Il dopo gara di Lecce-Ascoli, così come l'intero match, ha solo il volto dei giallorossi. I bianconeri sono in silenzio stampa dopo il clamoroso 7 a 0 subito. Davanti ai microfoni il tecnico dei salentini, Fabio Liverani, ha dichiarato: "É normale che il risultato diventa difficile da commentare. Credo si possa analizzare il primo tempo: la squadra ha fatto i primi venti minuti con grande intensità, con qualità tecnica altissima per questa categoria. La fotografia del primo gol penso sia una delle cose più belle che si possano vedere: l’applicazione che ci hanno messo i ragazzi, nei gesti, nei movimenti è qualcosa di importante. È chiaro che quando fai quattro, cinque gol nel primo tempo la partita si mette su un binario morto per gli avversari, ma è merito dei mieri ragazzi che hanno interpretato bene la partita, sapendo l’importanza che aveva,  che l’Ascoli è una squadra forte".

Il tecnico romano rimarca i meriti della squadra: "Loro hanno fatto la stessa partita di Verona, che io ho visto in diretta, con lo stesso atteggiamento tattico e lì sono stati premiati: sono andati avanti, potevano fare il raddoppio. hanno ottenuto un bel pareggio. Oggi per loro, come per noi col Cittadella, è stato tutto negativo. Quando agli avversari riesce tutto a livello di intensità, qualità, corsa e finalizzazione e dopo pochi minuti ti ritrovi sotto di tanti gol, finisce la partita. Ma l’Ascoli era in salute, veniva da una striscia positiva di cinque risultati: una giornata storta può capitare".

Liverani, sempre con tono pacato e senza mai farsi trascinare dall'entusiasmo, ribadisce il valore del gruppo, ma con la testa è già sul prossimo match, quello di domenica contro il Pescara, ancora una volta in casa: "So che posso contare su tutti, per me è un grande orgoglio allenare questi ragazzi: oggi hanno giocato una partita superlativa, evitando ogni sbavatura. Come abbiamo fatto dopo Cittadella,  domani dovremo azzerare tutto altrimenti nelle prossime otto partite sarà problematico per noi".

Quando gli viene chiesto come si possa ora evitare che i tifosi sognino ad occhi aperti, risponde serenamente: "Non dobbiamo mai tarpare le ali alla gente. Il pubblico traina i ragazzi, ha il diritto di sognare perché è il nostro valore aggiunto sugli spalti. La piazza deve vivere di entusiasmo e deve trasmetterlo alla squadra. Io devo essere bravo a dosarlo nel modo giusto, evitando di essere presuntuosi. I ragazzi stanno lavorando per portare sempre più gente allo stadio e credo che continuando così, magari anche grazie a quel sogno, alzeremo ogni volta la media".

Lo striscione per la piccola Marzia

Due note ulteriori, a margine della gara: la prima è per lo striscione della Curva Nord in memoria di Marzia Rebuzzi, bimba tarantina morta per una patologia tumorale. Una presa di posizione di grande consapevolezza per una delle questioni più drammatiche dell’attualità: la “strage” silenziosa per malattie facilmente ricollegabili alle conseguenze dell’inquinamento ambientale.

La seconda è per il saluto prolungato e ricambiato di Manuel Scavone al pubblico del Via del Mare: il centrocampista ha partecipato alla consegna delle targhe da parte del presidente della Lega B, Mauro Balata, ai due club per l’atteggiamento di grande umanità dimostrato nei minuti successivi al grave incidente di gioco occorso al giocatore del Lecce, il primo febbraio, proprio quando la gara con l’Ascoli era appena iniziata.

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