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Il primo Consiglio va in porto. Errico “aumenta” la maggioranza

Nella prima seduta dell'assise i consiglieri dell'opposizione Coppola e Di Mattina danno una mano su presidenza e collegio dei revisori e scatenano l'ira di Barba. L'assise guidata da Giungato. Mossa di Caiffa e Padovano (Udc)

 

GALLIPOLI - Il primo Consiglio comunale è andato in porto. Senza graffi e strascichi evidenti, ma con la sua bella coda di polemiche al vetriolo. Il tutto mentre il sindaco Francesco Errico blinda la sua maggioranza. O meglio raddoppia, dopo un primo contraccolpo sulla indicazione del presidente dell’assise. Calma e gesso, e dopo un’avvisaglia di fibrillazione e una mossa “tattica” dettata anche dal posizionamento in aula dei due consiglieri in quota Udc, Luigi Caiffa e Giancarlo Padovano, sugli scranni contigui all’opposizione. Ma alla fine tutto rientra nei ranghi. Forse. Mentre il sostegno palesato dai due consiglieri dell’opposizione Toti Di Mattina e Giuseppe Coppola per le nomine istituzionali del presidente dell’assise e dei revisori dei conti, genera l’ira del deputato Pdl, Vincenzo Barba. E il rischio frattura si riverbera in casa del Pdl, atteso che il consigliere Antonio Barba ha preso le distanze dall’atteggiamento autonomo assunto in Consiglio dai colleghi della minoranza.

Un rimescolamento che alla fine invece di penalizzare la stabilità del governo del neo sindaco, ha invece finito per giovare solo ed esclusivamente alla maggioranza di Errico. Che ha portato a casa la presidenza dell’assise civica, con una maggioranza numerica più alta di quella politica (13 voti, di cui 1 poi annullato per un “mister” di troppo aggiunto sulla scheda). Nuovo presidente dell’assise è stato nominato l’architetto Cosimo Giungato della lista “Francesco Errico Sindaco”, dopo la concertazione in cui l’Udc ha forse deciso di soprassedere sulla carica e per la seconda postazione di riconoscimento politico puntare magari, in futuro, sulla presidenza dell’Ente Parco. “La consiliatura è partita nel migliore dei modi, visto che nell’aula di Palazzo Balsamo si è avuto un confronto sereno e costruttivo sul metodo con cui l’intero consiglio comunale opererà per garantire a Gallipoli il superamento delle sue criticità e il raggiungimento di progetti e programmi condivisi. Un metodo basato sulla volontà di impegnarsi senza preconcetti ma con passione ed abnegazione nell’interesse esclusivo della comunità amministrata”. Così il sindaco Francesco Errico ha commentato l’esito dei lavori.

Per quanto riguarda le altre cariche, Paolo Barba (civica “Volta la Carta”) sarà il vicepresidente vicario, mentre Giuseppe Coppola della Puglia Prima di tutto è l’espressione della minoranza, sempre per la vicepresidenza. Per la commissione elettorale il consiglio ha eletto gli effettivi Luigi Caiffa (Udc), Paolo Piccolo (Pd) ed Assunta Cataldi (Tutto Cambia), con Teresa Perrone (“F. Errico Sindaco”), Cristian Carroccia (Gallipoli è Tua-Fli-Dc) e Rosario Solidoro (Pdl) supplenti.  Ma la bagarre e il risentimento di Vincenzo Barba si sono scagliati contro le nomine del collegio dei revisori dei conti, per i quali anche qui è arrivata la “stampella”, comunque non determinante, di Coppola e Di Mattina, mentre gli altri quattro consiglieri di opposizione non hanno partecipato al voto. Il giudice Aldo Petrucci (che ha incalzato più volte l’amministrazione) pur rimanendo tra gli scranni non ha riconsegnato la schede di votazione, mentre Antonio Barba e Rosario Solidoro del Pdl e Titti Cataldi (Tutto Cambia) sono usciti dall’aula. Il nuovo collegio dei revisori dei conti è ora formato Luigi Maggio (presidente), Antonio Venneri e Anna Laura D’Errico (componenti). E alcuni legami parentali hanno fatto storcere il naso e alimentato la polemica in casa del Pdl. Il Consiglio ha infine votato all’unanimità sia l’atto propedeutico con cui accedere al finanziamento regionale di circa 7 milioni di euro per i Pruacs (realizzazione degli alloggi a canone sostenibile) sia il documento che sostiene le ragioni per il mantenimento del Tribunale di Gallipoli.  

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