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Cure urgenti per il Sacro Cuore. E la Cgil sollecita Asl e Regione

Lettera aperta degli iscritti dell'ospedale che evidenziano criticità e carenza di personale. "Risposte immediate per non compromettere la qualità del servizio per i pazienti". Caos e disagi in Pronto soccorso, Cardiologia e Medicina

GALLIPOLI – Punto nascita a rischio e avvicendamento di primari nella divisione di Ortopedia e traumatologia. Ma non solo. Troppe le ferite ancora aperte per i servizi e i reparti del Sacro Cuore di Gesù. Che punta al rilancio e al potenziamento, ma che deve fare i conti con latenti carenze di personale e ripercussioni sull’utenza che tendono ad acuirsi sempre più. E le recenti notizie, non certo rassicuranti, sul nodo del punto nascita e gli avvicendamenti alla direzione del reparto di Ortopedia, sono solo l’ultimo capitolo di una situazione al limite del collasso. Torna a sottolinearlo, a grandi linee, con una lettera aperta indirizzata all’assessore regionale Elena Gentile, al direttore generale della Asl, Valdo Mellone, e al sindaco Francesco Errico, il comitato degli iscritti della Fp Cgil del presidio ospedaliero gallipolino. Un documento in cui, seppur in sintesi, viene illustrata la situazione del presidio di Gallipoli evidenziandone ancora una volta le criticità sulle quali intervenire nell’immediato per innalzare il livello di efficienza sanitaria.

Una radiografia analitica da parte del Comitato di rappresentanza di base dei lavoratori iscritti alla Cgil, che passa in rassegna le carenze e le difficoltà operative vissuta nelle varie divisioni che penalizzano non solo il personale medico e sanitario, ma anche e soprattutto i pazienti e l’utenza di riferimento. Secondo i rilievi della Cgil la grave carenza di personale medico è al limite dell’emergenza a partire dal Pronto soccorso.

“Come noto ogni anno nel periodo estivo si deve affrontare una situazione di vera e propria invasione di migliaia di turisti che arrivano sul territorio e che necessitano di una adeguata risposta sanitaria” scrivono dal comitato degli iscritti Cgil, “non si può quindi affrontare tale delicata situazione senza programmazione e con improvvisazione come è stato sinora, nonostante le ripetute segnalazioni dei disagi”. Da qui, a catena, si passano in rassegna i nervi scoperti in Cardiologia con “l’attività ambulatoriale fortemente ridimensionata, per carenza cronica del personale medico, in contrasto con l’incremento delle prestazioni aggiuntive, a livello aziendale,  per abbattere le liste d’attesa”. Per Ostetricia e ginecologia la Cgil auspica “il mantenimento del punto nascita perché in caso contrario si attuerebbe una grave penalizzazione nei confronti del territorio dell’arco ionico salentino. Peraltro, sarebbe opportuno incrementare il personale medico assegnato, oggi gravemente carente”.

E ancora il sindacato chiede “una soluzione in tempi brevissimi della vicenda dell’avvicendamento del primario di Ortopedia che sta determinando demotivazione tra il personale e potrebbe ripercuotersi sulla qualità del servizio”. A seguito poi della recente apertura del reparto di Rianimazione sarebbe indispensabile attivare il servizio h24 di Radiologia e Patologia clinica, mentre per le divisioni di Oncologia e Pneumologia il comitato Cgil ritiene necessaria “un’ottimale organizzazione del lavoro anche facendo fronte alla cronica carenza di personale infermieristico e di supporto”.

E senza dimenticare che il piano di riordino prevedeva l’apertura di ulteriori 22 posti letto di Medicina, oltre alla riapertura di Lungodegenza chiusa due anni or sono. “Nel frattempo l’autorizzazione alla dislocazione dei degenti in altri reparti ha determinato una situazione di ospedale da campo” accusano dalla Cgil, “con ovvi e notevoli disagi dei pazienti e degli operatori del reparto costretti a turni massacranti”.

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