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Nel piano seminterrato anche una palestra / Gallipoli

Nuovo progetto per il welfare: l’edificio ex Inam sarà la casa dei disabili

Dopo l’approvazione del piano di recupero per 2 milioni di euro presentata la candidatura per i fondi Pnrr. Da marzo Comune e Asl hanno già perfezionato l’accordo per la cessione in comodato d’uso dell’immobile di via Perrone chiuso da oltre un decennio

GALLIPOLI - Pronto a tornare a nuova vita l’edificio dell’ex Inam che nel prossimo futuro diventerà la nuova casa per i diversamente abili e la sede di organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e altri enti del Terzo settore che svolgono attività nel campo socio-sanitario, socio-educativo e socio-assistenziale a Gallipoli.

L’opportunità di recuperare l’immobile di via Emanuele Perrone (ormai in disuso da più di un decennio dopo il trasferimento degli uffici del distretto sanitario della Asl nella sede del vecchio ospedale di lungomare Marconi), è fornita dal perfezionamento degli accordi tra il Comune e la direzione generale della Asl di Lecce e dalle opportunità di finanziamento delle misure specifiche nell’ambito del Pnrr e del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc).

L’investimento previsto è di due milioni di euro e il progetto di fattibilità tecnica ed economica, già deliberato dalla giunta comunale, ipotizza il recupero funzionale dell’edificio di via XX Settembre, via Perrone e via De Pascalis, da destinare in parte a centro socio-educativo e riabilitativo diurno dedicato alle persone con disturbi dello spettro autistico ed in parte ad attività socio-assistenziale “Dopo di Noi”, ovvero le attività di aiuto e di supporto per tutelare i diritti dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare.

“La richiesta di finanziamento è pari a due milioni di euro ed entro la fine dell’anno sapremo se l’immobile avrà ottenuto il finanziamento o meno” spiega il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Riccardo Cuppone, “l’accordo raggiunto con l’Asl di Lecce è stato il primo grande passo di una svolta importante in termini di crescita per il territorio, la nostra città è al momento sprovvista di un centro così organizzato ed è per questo motivo che ci auguriamo che venga accettato il finanziamento. Se tutto andrà per il verso giusto, nel 2026 potremo vantare una struttura importante e servizi sempre più sussidiari al cittadino”.

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Il progetto di riqualificazione

L’idea progettuale, curata dall’ingegner Lorenzo De Pinto (con la consulenza per il distretto socio sanitario di Anna Scozzi e Francesca Martucci), prevede il recupero funzionale dell’intero edificio. Nel piano seminterrato troverà posto un’ampia palestra, funzionalmente indipendente, a disposizione sia degli utenti della struttura socio-assistenziale sia della collettività.

Il piano rialzato sarà destinato a centro socio-educativo e riabilitativo diurno dedicato alle persone con disturbi dello specchio autistico. Il primo piano sarà destinato ad attività sociale “Dopo di Noi”.

In prossimità dell’acceso è prevista la realizzazione dell’area “orto” di circa 100 metri quadri e in prossimità dell’ingresso in struttura è prevista una sala hall-punto ristoro, lettura e wi-fi per l’attesa da parte degli accompagnatori.

Sempre in prossimità dell’ingresso principale è prevista un’infermeria e due laboratori di pet therapy. Il piano destinato alle persone con disturbo dello spettro autistico ha una superficie complessiva di circa 612 metri quadri comprensiva di servizi, sala cucina, mensa e sala per l’attività motoria.

Il piano che ospiterà il “Dopo di Noi” prevede invece nove camere con servizi, infermeria  e studio medico, sala mensa, sala lettura e biblioteca. La superficie dei lastrici solari verrà utilizzata per l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e di un impianto “solare termico” per la produzione di acqua calda sanitaria.

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Il progetto è stato redatto secondo i criteri del protocollo Itaca quale strumento di valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici. Inoltre è stato elaborato in collaborazione con l’ufficio Servizi sociali del Comune per ciò che concerne l’assistenza socio-sanitaria sotto la guida dell’assessore al Welfare, Angelo Mita, insieme alla presidente della commissione Sanità, Titti Cataldi e al consigliere Silvio Cataldi.

Già dal 2019 l’amministrazione comunale gallipolina aveva avanzato la richiesta alla Asl di assegnare in comodato d'uso gratuito al Comune l'immobile affinché lo stesso venisse poi assegnato in uso ai vari organismi associativi operanti sul territorio. Dal 30 marzo scorso l’edificio è stato ceduto per 20 anni nella disponibilità dell’ente di Palazzo Balsamo.

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