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Occupazione del suolo pubblico, il Comune presenta il conto dei controlli

Arriva il resoconto delle verifiche delle occupazioni di bar, ristoranti e paninoteche dopo l'estate caos. Su 130 attività controllate 26 sono risultate abusive. Dieci "sanate" con la Scia, per altre sedici è sgombero

GALLIPOLI – Bilancio di fine estate per i controlli dell’occupazione di suolo pubblico di bar, ristoranti, paninoteche e chioschi. Dopo l’ennesima stagione calda in terra gallipolina, arrivano i provvedimenti scaturiti dall’attività di verifica disposta dall’amministrazione comunale e svolta dai vigili urbani e dai rilevatori incaricati dagli uffici comunali. Il tutto condito con il solito ritornello sui ritardi dei procedimenti sanzionatori dettati dalla lungaggine del relativo iter burocratico che come al solito pone un freno quando ormai la stagione estiva è ormai archiviata. Ma l’attività darà ugualmente i suoi frutti e non lascerà impuniti i trasgressori, garantiscono gli amministratori di palazzo Balsamo. Mentre nella specifica commissione consiliare, Commercio e attività produttive presieduta dal consigliere Paolo Barba, già si pongono le basi per fronteggiare le problematiche di tavoli selvaggio e della disciplina sulle occupazioni del suolo pubblico a fini commerciali nell’ambito delle linee guide della programmazione dell’estate 2013. Si vedrà.       

Al momento l’azione di controllo disposta dall’amministrazione comunale per l’occupazione di suolo pubblico nei mesi estivi e sulla scorta della nuova regolamentazione in materia (ovvero la presentazione della Scia, la segnalazione certificata di inizio attività) ha consentito di passare al setaccio 130 attività. Sono così emerse 26 occupazioni del suolo pubblico abusive, poiché non preventivamente segnalate. Per queste, dagli uffici comunali è partita una formale diffida per i soggetti interessati con la richiesta di regolarizzare la propria posizione entro e non oltre il termine di dieci giorni. In conseguenza di ciò, solo dieci posizioni sono state regolarizzate tramite la presentazione entro i termini previsti della Scia, mentre per le restanti sedici attività risultate irregolari (permanendo occupazioni di fatto abusive) il Comune ha provveduto ad emettere le relative ordinanze di sgombero del suolo pubblico. Sui restanti 107 accertamenti, relativi ad occupazioni di suolo pubblico segnalati, sono invece  state rilevate ben 72 situazioni difformi (superfici occupate in eccesso rispetto ai metri quadri dichiarati).

l'assessore Antonio Piteo-2“L’esecutivo cittadino pur da poco insediato ha comunque voluto dare un segnale forte nel controllo e nel governo del territorio ed i risultati portati a termine dagli uffici preposti confermano tale indirizzo” commenta l’assessore alle Attività produttive, Antonio Piteo, “e a scanso di equivoci vorrei rammentare che sia per le occupazioni senza titolo che per quelle in difformità si provvederà, nei termini di legge, ad emettere apposito avviso di accertamento per recuperare il canone evaso congiuntamente con l'applicazione della sanzione prevista dal vigente regolamento sulla Cosap. Pertanto non vi sono zone franche o coni d’ombra rimasti impuniti per chi non ha osservato le regole”. Sulla questione interviene anche il sindaco, Francesco Errico. Che dice: “Sul fatto che l’amministrazione intenda sanzionare situazioni che vadano oltre leggi e regolamenti non vi è alcun dubbio. Ed anche per situazioni diverse dal suolo pubblico, come per l’ordinanza da me firmata con cui si è disposto di limitare i rumori di un’attività di intrattenimento, c’è stato l’intervento pronto e tempestivo una volta che il relativo iter burocratico si era concluso. Il nostro intendimento, come dichiarato più volte in passato, è quello di fissare regole certe e chiare, violate le quali l’unico sbocco possibile è la sanzione prevista dalla norma stessa”.

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