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Domenica, 28 Aprile 2024
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Comitato pro Nautico in fermento. “Iscrizioni ok, ma scuola a rischio”

Mentre continua la querelle politica per la carenza di fondi per il recupero dell'istituto di via Gramsci il Comitato civico dichiara lo stato di agitazione. "Vogliamo la verità sul futuro dell'istituto". E Quintana accusa Errico

GALLIPOLI - La patata bollente del recupero funzionale dell’ex sede dell’istituto Nautico di Gallipoli. Con una querelle politica vibrante e la difficoltà oggettiva di provvedere nell’immediato  a ristrutturare la vecchia sede di via Gramsci o di garantire la realizzazione di un nuovo complesso scolastico. E nella ridda del tutto improduttiva di botta e risposta tra Provincia, Comune con il sindaco Errico, e il consigliere gallipolino Sandro Quintana, si sono aggiunti nelle ultime ore l’affondo del circolo locale di Sel, le accuse di Gallipoli 2012, e la posizione del movimento Regione Salento, rappresentato da Antonio Baldari. Ma ad annunciare una mobilitazione di viva protesta è ancora una  volta il “Comitato pro Nautico” che anche in una recente comunicazione di sollecito alla presidenza della Provincia aveva rilanciato la necessità di “mantenere l’istituto nel cuore di Gallipoli e del Salento”. Il tempo che passa e la piega che ha assunto la vicenda, con la carenza di fondi e il rischio reale di non poter avviare alcuna opera di riqualificazione dell’immobile di via Gramsci e piazza Malta, ha fatto suonare un nuovo campanello d’allarme.

E al netto del rimpallo di responsabilità in atto in questi giorni, per il Comitato civico “il rischio serio è di mandare a fondo l’Amerigo Vespucci, uno dei più antichi istituti di Gallipoli”. E nell’attesa delle soluzioni per la spinosa questione, l'istituto gallipolino si conferma (a quanto riferiscono dallo stesso comitato e dalla sede scolastica), anche quest'anno, come una delle realtà scolastiche più credibili e gettonate dagli studenti e dalle famiglie. L'indirizzo Nautico infatti viene premiato con un alto numero di iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Ed ha bisogno quindi, oggi più che mai, di una sede adeguata.

“E' urgente, dunque” scrivono dal Comitato, “il bisogno di assegnare una sede funzionale alle sue esigenze di istituto tecnico, che completa l'offerta formativa grazie a specifiche attività di laboratorio. Ed in mezzo alla campagna, presso la struttura sita in via per Sannicola, tutto questo manca. Questa è l'area che le amministrazioni comunale e provinciale nel passato avevano individuato per costruirvi il nuovo Istituto, ma ad oggi non si posseggono nemmeno i suoli preventivati. Sono passati numerosi anni” aggiungono, “e le suddette istituzioni non vi hanno realizzato nemmeno un marciapiede per collegare in sicurezza quella scuola alla città”. Il tutto mentre la sede originaria del Nautico, sita in via Gramsci viene visibilmente lasciata in balia delle intemperie, abbandonata a se stessa, quasi fosse un rudere di nessun valore. “Salvo poi  realizzarvi magari” accusano dal Comitato, “una schiera di lussuosi appartamenti fronte mare”.

Da qui la presa di posizione reiterata da dal Comitato che ribadisce di non avere “nessuna intenzione di veder disperso lo straordinario patrimonio socio-culturale fatto di impegno, sacrificio e conoscenza, da sempre messo a disposizione della collettività da ormai cinquant’anni. Pertanto, anche alla luce del deludente esito dell’incontro avuto pochi giorni fa con il presidente della Provincia, Gabellone, il quale ha letteralmente capovolto tutto ciò che su questa vicenda era finora stato detto e assicurato sia in sedi istituzionali e ufficiali che in incontri informali” incalzano dal Comitato, “dichiariamo, a partire da questo momento, uno stato di agitazione permanente. Lo scopo è quello di portare alla conoscenza di quante più persone possibile, la vera storia del Nautico” concludono gli animatori della protesta, “individuando i responsabili di questo scempio che si perpetra ai danni della collettività. Gallipoli ed il Salento non possono lasciar affondare questa immensa risorsa a causa della miopia dei politici locali”.

Il tutto mentre sulla vicenda è tornato a prendere posizione il consigliere provinciale e presidente di Italia Destati, Sandro Quintana, stizzito dalla replica del sindaco Francesco Errico sulle accuse mosse nei confronti della condotta dell’amministrazione comunale sul nodo dell’istituto cittadino. “Con quale coraggio il sindaco Errico parla di una mia strumentalizzazione politica sull’istituto Nautico?” contrattacca Quintana, “se il primo cittadino avesse memoria e dignità farebbe di certo una profonda autocritica sul suo lassismo amministrativo".

"Dovrebbe invece prendere esempio dal Comune di Tricase, prendere lezioni dal suo collega sul piano amministrativo” aggiunge il presidente di Italia Destati, “perché Tricase dà l’esempio concreto di come le idee prima e le azioni politiche poi seguano il percorso del fare e non del disfare. Nel sud Salento, a Tricase, un percorso di studio ad indirizzo di trasporti e logistica con conduzione di mezzi navali ed apparati ed impianti marittimi. Mentre a Gallipoli, il sindaco Errico, vola verso la capitale per svendere i Salesiani. E non trova nessuna soluzione al problema: l’istituto di via Gramsci non si può ristrutturare, il nuovo in via Sannicola non si può realizzare, allora” conclude Quintana, “ecco servito da Errico il suo carnevale politico: la svendita dell’istituto Salesiani, la svendita di un’intera città”.

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