rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

Operatori culturali di festival ed eventi in attesa delle spettanze. Cgil punta il dito contro le amministrazioni

La Cgil ha rivolto critiche alle amministrazioni di Lecce e provincia per gli affidamenti diretti e l’assenza di regolamento e Albo circa le produzioni culturali. L’assessore Foresio: “Stiamo facendo modifiche e poi il confronto”

LECCE – Gli operatori culturali, impiegati in festival ed eventi, si rivolgono al sindacato per ottenere le spettanze del 2023. La categoria dei lavoratori della Comunicazione di Cgil Lecce critica le amministrazioni pubbliche: “Affidamenti diretti, assenza di regolamento e Albo. I Comuni premino le imprese che rispettano il Contratto nazionale e le norme sulla sicurezza”. Il primo dito puntato è quello contro Palazzo Carafa. Ma è rivolto a tutte quelle amministrazioni che sono sprovviste di un apposito regolamento per l'erogazione dei contributi alle attività culturali e di spettacolo che, a Lecce, non sarebbe che una bozza. Uno di quei documenti che, a detta dei sindacalisti della Sl Cgil, potrebbe riordinare il caos nel campo degli eventi culturali dove regnerebbe un clima caratterizzato da “sfruttamento, mascherato da volontariato o da lavoro nero o irregolare”.

La Slc Cgil Lecce saluta con sorpresa la più che tempestiva pubblicazione di un cartellone di eventi per il 2024 da parte dell’amministrazione comunale di Lecce. Eppure non riesce a fare a meno di pensare alle condizioni di lavoro a cui sono sottoposti gli operatori del settore”, scrivono in una nota dalla segreteria provinciale dell’organizzazione sindacale.  “A tal proposito basterebbe recuperare il lavoro svolto nei mesi scorsi con l’assessorato comunale, con cui si era definita nei dettagli una bozza di regolamento per la produzione culturale che dotasse la città, come accade in altri grandi centri culturali, di un Albo degli operatori. Ciò consentirebbe a chi lavora nel settore di essere riconosciuto, di far emergere nuove realtà che oggi faticano ad emergere, di mettere nelle condizioni il Comune di accedere ai finanziamenti regionali ed europei e ciò sarà fondamentale perché nel frattempo la nostra battaglia per una nuova legge regionale per il settore sembra portare i frutti sperati”, proseguono da via Merine. I sindacalisti aggiungono anche che quel regolamento consentirebbe di escludere dalla contribuzione chi non rispetta leggi, contratti nazionali di lavoro, norme sulla sicurezza. A distanza di 15 mesi, la Slc attende ancora la convocazione di un tavolo per discutere quella bozza”.

Non soltanto a Lecce

La situazione difficoltosa riguarderebbe anche coloro che hanno lavorator per le  Fòcare e nei festival. Come nel caso della nota pira di Novoli dove, a detta del sindacato, alcuni operatori non avrebbero ancora percepito il dovuto compenso. Dalla Cgil l’appello alle istituzioni e alle forze dell’ordine, per garantire una maggiore tutela dei lavoratori della produzione culturale.  “Chiederemo di attivare protocolli che facciano emergere quelle realtà che non rispettano le norme contrattuali, contributive e sulla sicurezza. Conosciamo le difficoltà, ma dalle amministrazioni ci aspettiamo abilità, onestà e trasparenza. Siamo invece a conoscenza di tanti professionisti che non han ricevuto compensi dagli enti locali per lavori svolti. Addirittura che li han ricevuti in nero o con mesi di ritardo o senza contribuzione previdenziale. O ancora che li han ricevuti per affidamento diretto, senza alcun bando o concorso: perché un’impresa culturale, nel Salento, spesso lavora se ha un amico politico con portafoglio pubblico a cui chiedere di finanziare un’idea”, concludono i sindacalisti.

Risponde l’assessore comunale allo Spettacolo

Non si è fatta attendere la replica di Paolo Foresio, assessore allo Spettacolo a Palazzo Carafa. “Sulla bozza di regolamento presentato dalla Slc Cgil e oggetto di un lungo confronto articolato in una serie di incontri, sin da subito abbiamo risposto che aveva il limite di non contemplare tutte le realtà che operano sul territorio, ma di concentrarsi sulle imprese di spettacolo e di cultura strutturate, chiedendo al Comune di svolgere un ruolo di controllore di regolarità contributive o assicurative, che è prerogativa di altri enti preposti a questo scopo”.

Foresio aggiunge alla nota di risposta che l’amministrazione leccese si confronta quotidianamente con un vasto elenco di realtà che vanno dalle imprese strutturate, alle associazioni, fino alle realtà di quartiere e del terzo settore. “Il regolamento che adotteremo a Lecce deve rispondere a tutte le esigenze e non tenere fuori nessuno. Il tutto da commisurare, poi, con la capacità dell'amministrazione di erogare i contributi, considerato che Lecce non è una città metropolitana e versa in una delicata situazione di bilancio. Con gli uffici ne stiamo verificando l'applicabilità. Abbiamo apportato alcune modifiche che presto condivideremo con le sigle sindacali e le associazioni di categoria”, conclude l’assessore comunale.

LeccePrima è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operatori culturali di festival ed eventi in attesa delle spettanze. Cgil punta il dito contro le amministrazioni

LeccePrima è in caricamento