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Riunione in Tribunale / Stadio

Ridotto il costo e l'impatto: c'è un secondo sito per la Cittadella della giustizia

Il Comune ha presentato un'ipotesi di localizzazione alternativa a quella illustrata dall'Agenzia del Demanio per la quale le risorse stanziate sarebbero ampiamente insufficienti

LECCE – La realizzazione della Cittadella della giustizia è un obiettivo prioritario per la città di Lecce. Lo ha ribadito il sindaco, Carlo Salvemini, presentando l’ipotesi di localizzazione alternativa nel corso di un incontro che si è tenuto questa mattina presso il Tribunale di Lecce.

Il progetto per il sito individuato dall’Agenzia del Demanio – un’area a ridosso della strada per Torre Chianca, a suo tempo confiscata alla criminalità organizzata - sconta, infatti, una forbice enorme tra le risorse disponibili, 70 milioni del ministero e il fabbisogno stimato, pari a 317 milioni. Questa differenza sostanziale aveva da subito smorzato i facili entusiasmi delle parti coinvolte che si erano date appuntamento alla fine di maggio per aggiornamenti.

Lo studio alternativo proposto oggi, lo ha spiegato il primo cittadino, comporterebbe una riduzione decisa dei costi e anche un minor impatto ambientale nell'operazione di accorpamento di tutte le funzioni giudiziarie. “Gli esiti dello studio redatto dall’Agenzia del Demanio sui terreni della Lecce-Torre Chianca, ci hanno consegnato delle valutazioni che non possiamo ignorare, per questo come Comune ci siamo subito attivati per individuare alternative percorribili che riducessero i costi e l’impatto ambientale dell’opera e che ci consegnassero più elevate chance di realizzazione della stessa in un unico lotto. Perché non vogliamo correre, sulla pelle della città, il rischio di incompiute o di nuovi infiniti cantieri. La nostra proposta, insieme alle valutazioni tecniche che la accompagnano, è ora a disposizione del ministero e degli Enti che dovranno legittimamente compiere le proprie scelte”.

Il sito nei pressi dello stadio

I terreni individuati dall’Ufficio di Piano del Comune di Lecce, che fa riferimento all’assessorato alle Politiche Urbanistiche e che ha intrapreso da tempo il percorso di redazione del Piano Urbanistico Generale della città, si trovano sul lato sinistro della strada Lecce-San Cataldo, attigui alla zona residenziale di via Rapolla, a 500 metri dal ponte della Tangenziale e circa un chilometro dello stadio Via del Mare. Sono di proprietà comunale e sarebbero ceduti a titolo gratuito.

A differenza del sito scelto in prima istanza, il secondo presenta dei vantaggi: l’area sulla quale insiste è già dotata di sottoservizi e l’insieme delle opere di urbanizzazione primaria necessarie sarebbe meno complesso. Inoltre trovandosi tra la strada di collegamento per il mare e la tangenziale Est sarebbe adattabile un sistema di trasporto locale efficiente e si potrebbe utilizzare a servizio della cittadella anche l’ampio parcheggio che si trova dietro la Tribuna Est dello stadio.

Si tratta di aspetti non secondari, posto che già lo studio relativo all’ipotesi presentata dall’Agenzia del Demanio aveva sottolineato in più passaggi le criticità sottese a quella eventuale scelta. In uno di essi si legge: “L'area non è dotata di sottoservizi ed è priva di servizi di trasporto pubblico [...] comporterebbe la realizzazione di una rete di sottoservizi per dotarla di un sufficiente collegamento ai servizi pubblici ed una riorganizzazione infrastrutturale, in particolare del trasporto pubblico locale, che graverebbe in modo pesante sulla città di Lecce”.

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