rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
I nuovi dati

Qualità della vita, classifica del 2023: la provincia di Lecce scala sette posizioni

Pubblicata da “Il Sole 24 Ore” la consueta indagine sul benessere della popolazione sui territori: in cinque su sei delle tradizionali macro-categorie tematiche si registra una crescita col miglior risultato su “Ambiente e Servizi”. In graduatoria importante recupero su Bari

LECCE – Scala sette posizioni rispetto al 2022 il Salento nella classifica “Qualità della vita” de il Sole 24 Ore, giunta alla trentaquattresima edizione, che misura attraverso sei macro-categorie tematiche e quindici indicatori (per un totale di 90 voci) il benessere della popolazione: un risultato che dà continuità alla crescita, seppur minima, dello scorso anno dove pure si era registrato il recupero di un posto nella graduatoria generale.

Si attesta, dunque, al 71esimo posto la provincia di Lecce su un totale di 107 realtà coinvolte nell’indagine, recuperando tra l’altro anche su Bari (che perde tre posizioni rispetto all’anno scorso) a due sole lunghezze contro le dodici che distanziavano nella precedente rilevazione.

È la provincia di Udine ad aggiudicarsi, ed è una sorpresa, il primo posto, con un balzo di ben undici posizioni rispetto al 2022 e mettendosi alle spalle Bologna, precedente primatista, Trento, Aosta e Bergamo. In generale i dati pugliesi sono da medio-bassa classifica, con Bari al 69esimo posto, Lecce due posizioni più in basso, Barletta-Andria-Trani all’85esimo posto, Taranto e Brindisi, rispettivamente 97esima e al 100esimo posto, con Foggia che torna fanalino di coda.

Come detto, sono quindici indicatori presi in esame dall’indagine suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche che accompagnano l’indagine dal 1990: ricchezza e consumi, affari e lavoro, giustizia e sicurezza, demografia e società, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Il calcolo del benessere avviene assegnando un punteggio per ciascun indicatore.

L’indagine, inoltre, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2022 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti dei grandi eventi che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance del 2022 sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Così, nell’indagine di quest’anno si contano 46 parametri aggiornati al 2022 e ben 36 al 2023.

Tra le annotazioni positive, la provincia di Lecce, in cinque macro categorie registra un miglioramento rispetto ai dati precedenti e in una è nelle prime 30 posizioni: il miglior risultato arriva alla voce “Ambiente e Servizi” che già l’anno scorso aveva registrato una scalata di ventuno posti a cui si aggiunge un ulteriore balzo odierno di due gradini, portando il capoluogo salentino al 21esimo posto, battendo nettamente le concorrenti pugliesi e primeggiando ancora una volta nell’intero Mezzogiorno, senza tener conto della Sardegna.

Due le posizioni guadagnate in Ricchezza e Consumi, fino alla 81esima piazza in continuità con quanto avvenuto l’anno scorso; e ancora una posizione guadagnata, dopo le cinque dell’anno scorso, alla voce “Cultura e Tempo libero” con Lecce all’81esima posizione della specifica graduatoria; dopo aver perso settantuno posizioni in due anni, Lecce torna a salire anche alla voce “Demografia e società”, passando dal 100esimo all’88esimo posto; sono ben 16 i posti scalati in “Giustizia e Sicurezza” dopo il crollo dell’anno scorso, con la provincia che passa dalla 71esima alla 55esima posizione.

Le note dolenti arrivano dagli undici posti persi in “Affari e Lavoro”, con la provincia che scivola dalla 31esima alla 42esima piazza, pur restando leader in Puglia. E dalla considerazione che i dati su una scala complessiva non sono mai da primi cinquanta posti (eccezion fatta, come indicato, alla voce Ambiente e servizi) che, se inquadrata nell'ottica della Puglia e dell'intero Mezzogiorno mostra ancora gap da dover colmare. 

Nello specifico, sono presenti una decina di “indici sintetici” pubblicati nel corso dell’anno, che a loro volta aggregano più parametri in modo tematico, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore. Tra questi, ad esempio, l’Indice di sportività di PtsClas, Ecosistema urbano di Legambiente, l’indice delle “amministrazioni digitali” elaborato da Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani e delle donne. 

Consulta la classifica 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Qualità della vita, classifica del 2023: la provincia di Lecce scala sette posizioni

LeccePrima è in caricamento