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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Contagio a passo sostenuto. Positivi dodici pazienti del polo oncologico

In Puglia, su base settimanale, l'incidenza di nuovi casi di Covid cresce di oltre il 30 percento. A Lecce blocco dei ricoveri nel plesso "Giovanni Paolo II"

LECCE - Dodici pazienti del reparto di degenza del polo oncologico ospedaliero "Giovanni Paolo II" sono risultati positivi al Covid 19. La direzione del "Vito Fazzi" ha disposto il blocco dei ricoveri, oltre agli accertamenti sul personale in servizio, già sottoposto a vaccinazione, e alla sanificazione dei locali. 

L'andamento del contagio, in questa fase, si conferma sostenuto rispetto a solo qualche settimana addietro: negli ultimi sette giorni in Puglia sono stati registrati in media 182 nuovi casi al giorno, con un incremento del 32 percento rispetto al valore dei sette giorni precedenti. Incidenza in costante aumento, seppur con una velocità più moderata, anche nello specifico della provincia di Lecce, con 80 nuove diagnosi al giorno contro 67. 

Il bollettino regionale odierno riferisce di 1.261 esiti positivi su 11.427 test registrati (nel grafico, sotto, l'andamento dei casi giornalieri per data di prelievo del tampone). I casi confermati in provincia di Lecce sono 125. L'aumento del numero dei guariti è nell'ordine delle 675 unità, mentre i decessi sono stati 29. I casi attuali di Covid in Puglia risultano oggi essere 33.668, in crescita dell'1,7 percente sul dato precedente. I ricoverati sono 1.448 mentre ieri i pazienti in ospedale erano 1.432.

Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, sono circa 288mila - secondo il dato ufficiale aggiornato al primo pomeriggio - le dosi somministrate in Puglia. Nella seconda fase, quella in corso, hanno ricevuto la prima iniezione 43mila ultraottantenni, 31mila tra docenti e operatori della scuola, circa 5mila componenti delle forze armate e dell'ordine.

Leggi il bollettino del 3 marzo


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Infezioni all'Oncologico, la nota dell'Asl

L'Asl di Lecce, nel pomeriggio, ha inoltrato una nota sulla situazione presso il reparto di Oncologia medica, spiegando che i pazienti ricoverati sono stati divisi in due gruppi. "I 12 pazienti positivi verranno trasferiti in camera singola nel vicino Dea che, oltre ad avere un sistema di climatizzazione e quindi di trattamento di aria primaria, è dotato di tutti i supporti tecnologici e dei medici specialisti che possono intervenire nell'evoluzione della malattia", spiegano dall'Asl.

"Questi pazienti Covid positivi saranno assistiti anche dagli oncologi. Difatti un gruppo di oncologi  andrà a supporto delle équipe al momento operanti all'interno del Dea per seguire da vicino i pazienti rispetto alla malattia oncologica. Mentre per i problemi respiratori ci saranno gli specialisti del Dea. Anche un turno di infermieri e oss verrà distaccato e mandato all'interno del Dea".

"Questa équipe dedicata, che sarà attiva per 15 giorni, non tornerà a operare subito all'Oncologico. Una volta finita l'assistenza ai pazienti positivi, questi operatori - tutti vaccinati - avranno un periodo di alcuni giorni di riposo, verranno sottoposti a tampone e ritorneranno all'interno del reparto di Oncologia".

"I pazienti non positivi verranno trasferiti in Medicina d'urgenza al piano terra del Dea dove avranno il supporto di medici specialisti oncologi. Naturalmente - prosegue la nota - si condurrà un attento monitoraggio dei pazienti per verificare se ci sono positività in corso. Monitoraggio che riguarderà anche il reparto di Ematologia".

"Altri oncologi continueranno a svolgere tutte le altre attività previste nel Polo oncologico (day hospital, cure etc). Tutti i pazienti erano negativi al momento dell'ingresso in ospedale, si sono positivizzati all'interno, e proprio la positivizzazione così repentina fa pensare ad una variante che potrebbe essere la variante inglese. Una volta trasferiti i pazienti - concluede la nota -, gli ambienti saranno completamente svuotati e sanificati. La riapertura avverrà solo quando avremo la certezza che la situazione è completamente sotto controllo".  

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