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Lunedì, 29 Aprile 2024
Un simbolo indelebile di onestà / Nardò

Il coraggio di Renata Fonte, doppia iniziativa: aula magna intitolata a Roma e murale in Veneto

In occasione della giornata in onore delle vittime innocenti delle mafie due cerimonie in ricordo dell’assessora neretina uccisa nel 1984. L'Università Roma Tre intitola l’aula del dipartimento di Scienze Politiche, a Dolo l’opera artistica sui muri dell’istituto “Musatti”

NARDO’ - La giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie nel segno del ricordo indelebile anche della figura e dell’esempio di Renata Fonte. Una doppia iniziativa, in queste settimana, da Nardò sino a Roma e proseguendo verso il Veneto vedrà protagonista il sacrificio dell'assessore repubblicana neretina, uccisa dalla mafia nel 1984.

Nello specifico l'Università Roma Tre ha deciso di intitolare 12 aule dell'ateneo ad altrettante vittime innocenti delle mafie, tra cui una proprio a Renata Fonte. Non solo un omaggio, ma un impegno per ricordare e onorare coloro che hanno perso la vita a causa di un crimine vile e spietato. Oltre a Renata Fonte, altre aule saranno intitolate nel corso dei prossimi mesi a Peppino Impastato, Giancarlo Siani, Francesca Morvillo, Piersanti Mattarella, Donato Boscia, Lea Garofalo, Rita Atria, Paolo Giaccone, Rossella Casini, Emanuela Setti Carraro e Rosario Di Salvo.

L'iniziativa "Roma Tre contro le mafie" è un progetto che riflette i valori fondanti su cui l’ateneo capitolino promuove le proprie attività: la lotta contro ogni forma di criminalità, l'impegno per la giustizia sociale e per la promozione, dentro e fuori l’università, delle competenze di cittadinanza, nella consapevolezza che il valore della legalità è fondamentale per la vita democratica.

L'importanza di questo messaggio concerne in primo luogo la commemorazione delle vittime e l’espressione di una profonda e condivisa solidarietà per i loro famigliari. Inoltre, rispondendo pienamente al suo mandato istituzionale, con questa iniziativa Roma Tre, oltre a promuovere le culture della legalità e della solidarietà, intende contribuire al consolidarsi delle memorie pubbliche in relazione ai crimini delle mafie e vuole educare le giovani generazioni, presenti e future, affinché imparino ad opporsi con fermezza a tutte le forme di criminalità organizzata e a lavorare congiuntamente per costruire una società più giusta.

Il progetto è partito nella giornata di ieri con un evento coordinato dal professor Marco Catarci,  presso l’aula magna del Rettorato, con l’intervento di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del rettore Massimiliano Fiorucci. E ancora della senatrice Vincenza Rando, componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, di Nando Dalla Chiesa, presidente della Società scientifica italiana di studi su mafie e antimafia e presidente onorario di Libera, di Paolo Borrometi, condirettore dell’Agenzia Giornalistica Italiana, e la studentessa di Roma Tre, Vittoria Podo.

Nel pomeriggio del 21 marzo prossimo, presso l’aula magna del dipartimento di Scienze Politiche ci sarà l’intitolazione della  stessa aula a Renata Fonte.

L'immagine del murale

Nella stessa giornata, ma a diversi chilometri di distanza, un altro luogo, un altro momento e un altro capitolo dell'opera di cura della memoria della figura coraggiosa dell’esponente politica neretina.

Presso l'istituto professionale “Cesare Musatti” di Dolo, in provincia di Venezia, infatti, sarà inaugurato un murale dedicato a sempre a Renata Fonte e a tutte le vittime innocenti di mafia. Un’iniziativa anche questa legata alla giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Un altro omaggio a Renata Fonte e un altro riconoscimento del suo impegno e del suo sacrificio per il territorio.

Prenderanno parte alla presentazione Angela Conte, responsabile progetti europei e Pnrr dell’Usr Veneto, il sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto, Paolo Della Rocca, referente di Libera della Riviera del Brenta, Paola Gaiardoni, referente del progetto Libera: come combattere le mafie, Lino Perini, giornalista del Gazzettino, il dirigente dell’istituto Musatti, Enrico Santini e Valeria Venneri, coordinatrice dei progetti europei e Pnrr della stessa scuola superiore. Interverrà in collegamento il sindaco di Nardò, Pippi Mellone.

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