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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ecco il “Monumento all’aviatore”, dedicato a chi è scomparso in missione

Un velivolo MB339A è stato installato sulla rotatoria del viale che conduce alla Scuola di volo di Galatina. È lo stesso modello usato anche dalle Frecce Tricolori. Stamattina l'inaugurazione

GALATINA - Un velivolo MB339A, vera e propria icona della Scuola di volo di Galatina, in mostra statica  al centro di una rotatoria. È il “Monumento all’aviatore”, installato sabato scorso e inaugurato oggi. Sorge, per la precisione, sulla rotatoria che, dalla provinciale Lecce-Galatina, consente l’accesso al viale che conduce verso la base aerea “Fortunato Cesari”.

Il progetto, nato per rinsaldare il legame tra il territorio salentino e l’Aeronautica militare, è dedicato agli uomini in azzurro che hanno perso la vita nel compimento della loro missione. A tagliare il nastro, quest’oggi, il colonnello Filippo Nannelli, comandante del 61° Stormo, insieme con Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce. Presenti per l’occasione anche Fabio Vergine e Vincenzo Carlà, sindaci di Galatina e Lequile, i due comuni sul cui territorio insiste il sedime dell’aeroporto militare, e Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano.

La lettura della “Preghiera dell’Aviatore”, perfetta sintesi del patrimonio spirituale di tutti gli appartenenti all’Arma Azzurra, e il sorvolo di una formazione dei velivoli “trainer” in dotazione al reparto salentino, hanno reso l’evento ancor più suggestivo.

Il velivolo MB339A è un aereo che da oltre 40 anni simboleggia non solo la scuola di volo di Galatina, ma la stessa Aeronautica militare: difatti il “339”, o “Macchino” come è stato affettuosamente ribattezzato dagli addetti ai lavori, è impiegato sia dal 61° Stormo per l’addestramento dei piloti militari, sia dalla celeberrima pattuglia acrobatica nazionale Frecce Tricolori nella classica livrea blu.

“Dedicare una delle rotatorie della provincia di Lecce all’Arma Azzurra significa innanzitutto dare forma e sostanza al profondo legame che esiste tra noi e il territorio salentino”, ha dichiarato il colonnello Nannelli. “Questo splendido MB339 – ha aggiunto –,  offre una chiave di lettura chiara, un’indicazione a guardare e volare alto, a darsi valori e obiettivi che sono la nostra stella polare, che ci guidano nei comportamenti e negli atti che quotidianamente compiamo come uomini e donne al servizio del Paese. E quale migliore testimonianza se non un velivolo che, grazie alle sue doti di sicurezza e affidabilità, ha rappresentato, e rappresenta tuttora, la storia del nostro aeroporto. L’evento – ha concluso il comandante – rappresenta inoltre un segnale tangibile per ricordare, in modo duraturo, quanti hanno addirittura sacrificato la propria esistenza per il bene dell’Italia”.

A impreziosire il monumento, accanto alla scritta “Aeronautica Militare”, il logo del “Centenario” dell’Arma Azzurra, che ricorrerà nel 2023. E proprio alla luce dei “100 anni” della forza armata, e nella considerazione che l’Aeronautica rinacque, nel 1943, sulla base di Galatina, questo monumento non vuole soltanto sottolineare la presenza di uno degli Stormi più importanti e più operosi della sua storia, ma vuole essere anche l’occasione per richiamare alla memoria i giovani aviatori che hanno immolato la loro vita per servire il Paese.

Sulla rotatoria il “Monumento all’aviatore”

In questo contesto il comandante della base aerea ha voluto esprimere un pensiero particolare alle “Medaglie d’Oro al Valor Militare” cui è intitolato l’aeroporto e il 61° Stormo, rispettivamente il sottotenente Fortunato Cesari e il sottotenente Carlo Negri, rivolgendo un sentito omaggio anche al capitano Cosimo Di Palma, pilota di Campi Salentina e aviatore tra i più insigniti dell’Aeronautica militare, che, decollato con un Cant Z 1007 proprio dall’aeroporto di Galatina durante la Guerra di Liberazione, perì nel corso di una missione aerea a soli 28 anni.

“Ricordiamo infine – ha proseguito il colonnello Nannelli - l’istruttore Umberto Oriolo e l’allievo Paolo Ceccato che, nel giugno del 1994, in volo di addestramento su un aereo identico a quello ora posizionato sul rondò, di fronte a un’avaria che faceva irrimediabilmente perdere quota al velivolo, decisero di restare a bordo, sacrificando le loro giovani vite, per evitare che l’aereo precipitasse sul centro abitato di Melpignano”.

Il presidente della Provincia, durante il suo intervento, ha inteso sottolineare i sentimenti di amicizia e vicinanza tra la Provincia di Lecce e l’Aeronautica militare, rimarcando l’importanza della collaborazione tra le istituzioni  presenti sul territorio salentino. Ha inoltre espresso parole di ringraziamento verso “i tanti uomini che attraverso il loro lavoro servono il nostro Paese. Questo monumento rappresenta quanto di bello e di buono fate per l’Italia. Siamo orgogliosi – ha continuato Minerva - di condividere questa inaugurazione che rinsalda il legame tra voi e il nostro territorio, il nostro Salento”.

Dettagli tecnici del velivolo

Si tratta di un MB339A Matricola Militare 54489, numero di carrozzella 61-33. Costruito nel 1982 presso lo Stabilimento Aermacchi di Venegono Superiore, ha totalizzato 5.652 ore e 30 minuti di volo. Le ultime due missioni effettuate al 61° Stormo sono state “volate” il 3 gennaio 2005 ed è stato dismesso dal servizio nel 2006.

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